Più di 20 mega grattacieli sono in costruzione a New York. Se i lavori verranno portati a termine, i numeri degli edifici esistenti di questo tipo sarebbe triplicato. Purtroppo per i rialzisti, boom immobiliari del genere coincidono molto spesso con delle bolle del mercato azionario, avvertono gli esperti.
“A New York sono stati costruiti oltre 25 edifici superiori ai 70 metri in ciascuno deglli anni successivi al 1926″, osserva il professore di Harvard Edward Ludwig Glaeser. In una ricerca pubblicata sul tema, l’economista scrive che in tre di quegli anni, il ritmo di nuove costruzioni ha stracciato tutti i record.
Nel 1973, il World Trade Center costruito a Manhattan ha soppiantato l’Empire State Building, diventando il più alto grattacielo al mondo. Nel giro di pochi mesi, la Sears Tower (ora chiamata Willis Tower) di Chicago si era impadronita a sua volta della corona.
La crisi finanziaria degli Anni 90
Il mercato rialzista degli Anni 60 ha permesso al Dow Jones di raggiungere il picco record di 1052 punti a gennaio di quell’anno. La fase di mercato orso che seguì durò quasi due anni e quasi dimezzò il valore dell’indice allargato S&P 500.
Negli Anni 90 il boom dei grattacieli ha interessato soprattutto l’Asiae. Le Petronas Towers di Kuala Lumpur, in Malaysia, è stata costruita giusto in tempo per lo scoppio della crisi finanziaria asiatica del 1998. In precedenza, sottolinea Glaeser, “i problemi immobiliari hanno preceduto la crisi vera e propria”. Pare che abbiano contribuito a generare ansia per la salute dei settori finanziari dei paesi” asiatici.
Il famoso grattacielo di Burj Khalifa a Dubai è stato inaugurato alla fine della ultima grande crisi finanziaria. Il monte Everest dei grattacieli, come viene chiamato, conta 163 piani e si erge a più di 2.700 piedi da terra. Pochi mesi prima della sua all’inizio del 2010, il sovrano di Abu Dhabi è dovuto intervenire con un prestito a sorpresa di 10 miliardi di dollari per salvare Dubai dal crac finanziario. Ecco perché l’edificio prende il suo nome (il capo degli Emirati Arabi Uniti, di cui anche Dubai fa parte, si chiama Khalifa ben Zayed Al-Nahyane).
Manhattan, apre la stagione dei nuovi grattacieli
Venendo a oggi, un periodo in cui sembra che gli “spiriti animali” dei mercati siano di nuovo in libertà. A San Francisco, Salesforce, azienda di software di grande successo, ha costruito il grattacielo più alto a ovest del Mississippi. Inaugurato nel 2018, è stato un evento anticipatore di guai sui mercati azionari. L’anno scorso è infatti stato segnato dalle IPO fallimentari di due unicorni della Silicon Valley come Uber e Lyft. A queste delusioni si è aggiunto il crac spettacolare di WeWork, la cui sede centrale si trova proprio in quella stessa Salesforce Tower!
Nel frattempo, a Manhattan, è aperta la stagione dei nuovi grattacieli. Secondo il sito immobiliare Curbed.com, 19 grattacieli altissimi (“supertall”) sono stati proposti oppure sono in costruzione a Manhattan e nel centro di Brooklyn. Al momento ci sono solo otto edifici in tutta New York City che sono abbastanza alti da essere definiti “supertall”.
Alcuni dei principali attori del mercato immobiliare sono coinvolti. Tra questi si può citare Brookfield Asset Management, Vornado Realty Trust e le società a gestione privata Extell Development e Related Companies, entrambe controllate dal miliardario Stephen Ross, proprietario dei Miami Dolphins, franchigia di football americano (NFL) della Florida.
Immobiliare, un quarto di appartamenti di lusso invenduti
Uno di questi edifici altissimi fa parte del gigantesco complesso da 25 miliardi di dollari di Hudson Yards, che si trova nell’area occidentale di Manhattan. Forse sarà completato giusto in tempo per la prossima recessione.
Molti di questi nuovi grattacieli sono torri sottili come una matita, in cui sono in vendita appartamenti multimilionari. Il target della clientela sono chiaramente i super-ricchi. Un gruppo di tre “penthouse” è stato comprato alla cifra di 91 milioni di dollari da un investitore cinese. L’area tra West 57th Street e Central Park South è stata soprannominata “Billionaires’ Row”. È lì che si erge la Central Park Tower, l’edificio residenziale più alto del mondo.
Tuttavia un quarto di tutti i nuovi appartamenti di lusso costruiti nella Grande Mela è rimasto invenduto dal 2013. Stando ai precedenti storici e ai segnali mandati dal mercato immobiliare dei grattacieli, una crisi delle Borse è dietro l’angolo.