Sembra una banalità e l’abbiamo sentito dire tante volte ma è innegabile che senza un’educazione finanziaria come si deve non si può aspirare a diventare veramente ricchi.
Robert Kiyosaki, l’autore del libro “Padre ricco padre povero. Quello che i ricchi insegnano ai figli sul denaro“, dice che in tanti gli chiedono “come si diventa ricchi in fretta”. È la domanda “più sconcertante” che riceve, perché è anche “la domanda sbagliata“, ha spiegato in un post sul blog Daily Reckoning.
“Mi dice che chi pone la domanda non dispone delle basi di intelligenza finanziaria necessarie per fare buon uso dei propri soldi anche il giorno in cui, se mai accadrà, diventano ricchi”.
Non si tratta dei soldi che guadagni, secondo Kiyosaki, imprenditore 72enne nato alle Hawaii, ma dei soldi che tieni. Dagli atleti ai vincitori della lotteria, ci sono innumerevoli storie di giganteschi guadagni che finiscono depauperati. Queste persone finiscono sul lastrico perché non sanno come conservare e investire la montagna di soldi guadagnata.
L’unica regola che conta per diventare ricchi
Per evitare tali insidie, il padre ricco di Kiyosaki ha insegnato al figlio la regola d’oro numero uno, “l’unica regola” per ottenere e rimanere ricchi. “Imparare la differenza tra un’attività e una passività. E comprare degli asset e non delle passività”.
Può sembrare una banalità, ed è una cosa che abbiamo già sentito, ma Kiyosaki dice che la maggior parte delle persone senza un’adeguata educazione finanziaria semplicemente non capisce questo concetto. È molto semplice: “un’attività ti permette di mettere dei soldi in tasca”, ha scritto. “Una passività ti toglie i soldi dalla tasca“.
Non indebitarsi. I veri ricchi lo capiscono, disse Kiyosaki, mentre tutti gli altri probabilmente lottano fino a quando e a meno che non avvolgano il loro cervello intorno al concetto. Kiyosaki si serve di un’immagine per esprimere al meglio il concetto:
I ricchi – o chi lo diventerà – comprano asset che consentono di guadagnare denaro con il passare del tempo. Come ad esempio beni immobiliari che siano di valore, oppure delle azioni, dei bond, o ancora proprietà intellettuale.
Le persone della classe media e i poveri destinati a non diventare mai veramente benestanti, invece, usano i soldi guadagnati con il lavoro o in altro modo per indebitarsi o consumare. Spendere per accendere un mutuo, indebitarsi in banca, chiedere prestiti per poter acquistare un bene. Sono tutte attività che fanno uscire soldi dalle proprie tasche e non entrare.