Con l’evolvere della diffusione del coronavirus, gli ultimi giorni sono stati catastrofici per il mercato azionario mondiale che ha bruciato 5 mila miliardi di capitalizzazione, mentre l’indice della Borsa americana ha registrato una perdita di oltre il 10% rispetto ai massimi storici dell’ultima settimana. Una flessione così rapida e repentina, che con tutta probabilità ha le sue radici anche nel proliferare dei casi in Europa, non la si vedeva dal 2008.
The spread of the coronavirus couldn’t have come at a worse time for Corona beer
Le ripercussioni economiche dovute alla diffusione del virus e l’andamento della Borsa possono però derivare anche da ragioni che con l’economia hanno apparentemente poco a che fare.
È questo il caso delle difficoltà che sta affrontando la birra Corona. Dalla comparsa del Covid-19, il marchio di proprietà del gigante delle birre Anheuser-Busch InBev è infatti stato – ironicamente ma comunque continuamente – associato al virus.
La rete ha quindi fornito centinaia di «meme» e vignette (due di questi sono visibili qui sotto) in cui il nome della bibita alcolica veniva associato a quello del virus.
La conseguenza è che, soltanto negli ultimi tre giorni, il gruppo quotato ad Amsterdam è crollato del 18,49%, ottenendo risultati nettamente peggiori rispetto ai propri concorrenti come Heineken (-8,31%) o Carlsberg (6,11%). «Per i primi due mesi del 2020 stimiamo che la diffusione del virus ha causato perdite dei ricavi per circa 285 milioni di dollari», ha comunicato la multinazionale, secondo quanto riportato dai media americani.
La stupidità e l’ignoranza non finiscono di stupire. Un sondaggio pubblicati questa settimana mostra che il marchio Corona soffre di rumors negativi riguardo al falso accostamento con il virus Covid19. Secondo la società 5W Public Relations, che ha svolto l’indagine, il 38% degli americani non acquisterebbe Corona “in nessun caso” a causa dell’epidemia, e un altro 14% ha affermato che non avrebbe ordinato una birra Corona in pubblico. Il sondaggio è stato fatto sentendo 737 bevitori di birra negli Stati Uniti.
Le ricerche su Google in cui comparivano contemporaneamente «coronavirus birra Corona» o «virus birra Corona» si sono nel frattempo moltiplicate. Tanto che l’azienda, nei giorni scorsi, è anche stata costretta a diramare una nota nella quale ha dovuto precisare che non c’è alcun legame fra la birra e la malattia.