(WSC) ROMA – Anche se l’Italia riceverà 85 miliardi di euro di aiuti con il Recovery Fund europeo per combattere la crisi, i soldi non saranno sufficienti ad arginare il buco di bilancio che si verrà a formare nei prossimi anni nelle casse statali del nostro paese. A dirlo sono gli analisti di Goldman Sachs, che citano la preoccupante traiettoria del debito pubblico.
Recovery Fund: 500-750 miliardi, di cui 85 all’Italia
Detto questo, vista la sua forza e valenza dal punto di vista politico, con l’accordo trovato da Angela Merkel e Emmanuel Macron che ha sancito un importante passo in avanti verso l’integrazione europea e la mutualizzazione del debito – per esempio via coronabond o eurobond – il mercato obbligazionario ha accolto positivamente il piano di aiuti storico. Questo dovrebbe rendere più facile il compito a breve di chi deve garantire la sostenibilità del debito ‘monstre‘ italiano.
In un rapporto dedicato al Recovery Fund e all’impatto che avrà sul debito e l’economia in Europa, Goldman Sachs stima che le risorse investite nel progetto saranno pari a 500-750 miliardi di euro. Si tratterà di aiuti distribuiti ai paesi più colpiti dalla crisi da Covid-19. Il fondo dipenderà dal budget UE e sarà finanziato anche rivolgendosi al mercato, cui verrà offerta una garanzia nazionale degli Stati membri.
La Commissione Europea avanzerà la sua proposta ufficiale e concreta il 27 maggio. Ma prima di allora gli analisti della banca americana hanno iniziato a fare le loro proiezioni su portata e impatto del fondo. Il Recovery Fund non dovrebbe essere operativo prima del 2021, dal momento che è necessaria l’approvazione all’unanimità dei 27 stati membri.
L’impatto del Recovery Fund sulle finanze pubbliche
Nello scenario di base di Goldman Sachs, l’Italia e la Spagna riceveranno 85 e 65 miliardi di euro rispettivamente. A seconda dei loro contributi al bilancio europeo, il trasferimento delle risorse fornite dai paesi “core” dell’area euro e da altri Stati membri, sarà dell’ordine dell’1,5% del Pil per Roma e del 2% per Madrid. Se si decide di rendere i fondi devoluti ai singoli paesi proporzionali ai danni provocati dalla pandemia, le nazioni del Sud Europa potrebbero ricevere ancora più soldi.
Il fondo dovrebbe riuscire a offrire un solido sostegno finanziario a Italia e Spagna. Tuttavia “il contributo del Recovery Fund ai tentativi di colmare i buchi di bilancio negli anni a venire è modesto“. Questo perché la portata degli aiuti è limitata e spalmata nel tempo su più anni, mentre il debito pubblico è destinato a gonfiarsi al 165% del Pil quest’anno (sono le stime di Amundi). Sono più ottimiste di quelle di Bankitalia, che vede una contrazione del Pil del -13% nel 2020 anziché del -12%).
Quantitativamente, secondo Goldman Sachs gli acquisti di bond sovrani della Bce nell’ambito del suo piano di allentamento monetario sono da ritenere “molto più importanti” quando si tratta di assorbire le emissioni di debito. Nonché “uno strumento molto più potente per arginare i buchi di bilancio in fasi avverse.
Aumentano chance di maggiore integrazione Ue
Detto questo, “il Recovery Fund ha mandato un segnale politico importante”. La proposta di Francia e Germania dimostra che Macron e Merkel sono pronti a unire le forze e fare concessioni per far funzionare l’Europa unita. Questo “aumenta le chance di una maggiore integrazione europea in futuro“.
Proprio per via della sua forza e valenza dal punto di vista politico, il fondo è stato accolto positivamente dal mercato obbligazionario con un restringimento degli spread. Questo dovrebbe rendere più facile il compito di chi deve garantire la sostenibilità del debito elevato italiano.
In conclusione, dice sempre il team di strategist della banca, “il segnale politico mandato con il Recovery Fund risulta più importante del trasferimento di denaro che comporta in concreto”.