(WSC) PECHINO – Tamponi di massa e misure di contenimento molto rigide: Pechino ricorre alle armi pesanti per arginare la possibile propagazione del virus. La seconda ondata di Covid-19, dilagata dal più grande mercato alimentare all’ingrosso della città, sta scatenando il panico in Cina. C’è il timore di una recrudescenza della pandemia mortale che a inizio anno, partendo dal mercato del pesce di Wuhan, ha messo in ginocchio l’economia di mezzo mondo.
Lunedì la capitale cinese ha segnalato 36 nuovi casi di Covid-19 legati al mercato della carne di Xinfadi, nel sud di Pechino. Le autorità hanno chiuso tutte le scuole e gli asili nidi del dipartimento di Fengtai. Da quando un’infezione trasmessa localmente è stata segnalata il 12 giugno, il primo caso in quasi due mesi, il bilancio complessivo attuale è di 79 persone contagiate. Sono questi per lo meno i numeri resi noti dalla Commissione Sanitaria Nazionale.
CDC Cina: un nuovo tipo di Covid-19 si sta diffondendo a Pechino
Per non commettere gli stessi errori e negligenze del passato, le autorità hanno subito imposto misure di lockdown come in tempi di guerra in altri dieci quartieri di Pechino. Dopo aver individuato un secondo focolaio di coronavirus in un mercato situato nel dipartimento di Haidian, nella parte nordoccidentale di Pechino, le autorità della capitale non hanno perso tempo.
Le autorità hanno lanciato una campagna di test COVID-19 di massa per chiunque abbia avuto “contatti stretti” con il mercato Xinfadi dal 30 maggio in poi. Venerdì le persone di competenza hanno esaminato oltre 5.000 campioni ambientali provenienti da mercati contadini e grandi supermercati di Pechino. Di questi, tutti e 40 i campioni positivi provengono dal mercato di Xinfadi.
Pechino, meccanismo di guerra per fermare nuova ondata
Li Junjie, un funzionario di Pechino, ha fatto sapere durante una conferenza stampa che il mercato, le scuole e le attività in dieci quartieri nelle vicinanze saranno tutti chiusi con effetto immediato. Obiettivo: contenere la diffusione del nuovo focolaio. Le persone che vivono nelle aree più a rischio saranno costrette a rimanere tra le mura domestiche.
I giornalisti accorsi sul posto raccontano di aver visto centinaia di agenti di polizia e decine di poliziotti paramilitari dispiegati nei due mercati. Hanno inoltre potuto osservare diversi lavoratori trasportare casse di frutti di mare dal mercato del pesce di Jingshen, situato nel dipartimento di Fengtai.
Le autorità di Fengtai hanno annunciato sabato che il distretto avrebbe istituito immediatamente un “meccanismo di guerra”. Più precisamente hanno parlato di un “centro di comando sul campo” per affrontare la nuova ondata di Covid-19.
Il presidente del mercato all’ingrosso della carne Xinfadi ha detto a Beijing News, testata gestita dallo stato cinese, che il coronavirus è stato rilevato sui taglieri usati per trattare il salmone importato. Questo ha subito alimentato timori circa le condizioni sanitarie e l’igiene delle forniture alimentari di Pechino.