(WSC) ROMA – Un mese fa gli italiani erano pessimisti sulla situazione familiare dal punto di vista del proprio benessere finanziario nella parte restante dell’anno. Allora solo l’8% delle famiglie prevedeva un miglioramento. Oggi, nonostante qualche piccolo segno di timida ripresa, nulla o quasi è cambiato. Le auto valutazioni delle famiglie italiane sulla propria condizione finanziaria non lasciano presagire una rapida ripresa economica.
Gli analisti già parlano di ripresa a “U” ma negli Stati Uniti i casi di contagio sono di nuovo in aumento e in Europa anche quando la pandemia sarà finita, i paesi più indebitati della periferia dovranno mettere i conti in ordine. Secondo Luigi De Guindos della Bce, le riforme (tradotto: l’austerità) dei singoli paesi saranno più importanti delle misure monetarie di sostegno.
Sebbene la Bce abbia agito con efficacia e rapidità, a detta dello stesso vice presidente dell’istituto guidato da Christine Lagarde, l’impatto negativo dell’epidemia in Europa sarà grande. Avrebbe potuto essere più contenuto se l’area avesse una struttura maggiormente integrata a livello economico e monetario.
Il crollo dei consumi degli italiani – tornati a quelli di 20 anni prima – durante i mesi trascorsi rinchiusi in casa faceva presagire un contesto difficile per le finanze delle famiglie. I giovani rischiano di indebitarsi mentre per chi ha figli a carico lo stress finanziario cresce proprio quando finalmente potrebbero tornare a respirare dopo aver svolto il ruolo di genitori e insegnanti in contemporanea durante il lockdown.
Due terzi pessimisti sulla propria situazione finanziaria
In un sondaggio condotto da Euromedia Research e reso noto il primo luglio emerge che il 52,2% del campione intervistato a giugno vede un autunno caldo con una situazione economica grave e una perdurante crisi del mercato del lavoro con conseguente aumento degli inattivi.
“Vista tutta la situazione attuale e pensando alla propria situazione economica, finanziaria e lavorativa da qui al prossimo autunno, quasi 2 italiani su 3 (61,2%) esprimono un sentimento di preoccupazione e pessimismo“, si legge nel report. A essere fiducioso è poco più di un quarto del campione, il 26,2%.
La rilevazione realizzata il 17 giugno con metodologia mista, i cui risultati sono citati da Alessandra Ghirleri per La Stampa, dice che solo il 4,1% percepisce un’economia già in piena ripresa, mentre più di un terzo (36,6%) ha la sensazione che il recupero vada a rilento. E che siano ancora diversi gli ostacoli da superare.
Il 62,5% dice di aver paura in generale per il proprio futuro ma soprattutto per la propria ricchezza. È una preoccupazione profonda e condivisa, “che traccia un legame stretto tra la salute e la propria situazione economica. Infatti se il 65,9% ha ancora paura del contagio, il 61,2% si dichiara pessimista per la propria situazione finanziaria”, si legge sul quotidiano.
Anche sui consumi all’inizio dell’estate prevale un certo pessimismo di quasi un italiano su due. contro il 38,4% che considera positiva la riapertura delle attività. L’unico dato positivo è che gli italiani non si aspettano più “rivolte al nord” come era il caso nel sondaggio di un mese prima.