Uno dei commentatori più seguiti a Wall Street è un 28enne senza laurea

La newsletter antisistema di economia mette a nudo i limiti delle politiche della Fed. Ha un tale successo che con gli abbonamenti di banchieri e politici Nathan Tankus guadagna 45 mila dollari l'anno. Su Internet i titoli di studio non contano.

(WSC) NEW YORK – Nathan Tankus non ha ancora terminato gli studi al college newyorchese di John Jay, ma la sua newsletter di economia, finanza e politica monetaria ha riscontrato un tale successo che i suoi lettori, tra cui rinomati banchieri e politici, sono pronti a pagare abbonamenti anche in periodo di crisi. È l’ennesima dimostrazione del fatto che su Internet i titoli di studio non contano.

Ai fan di “Notes on the Crisis” – tra cui membri della Fed, dell’agenzia federale incaricata di vigilare sulle banche Usa, della SEC e del Dipartimento del Tesoro – non importa nulla del livello di istruzione del 28enne anti sistema. I suoi testi e analisi gli valgono oggi come oggi 45 mila dollari di reddito l’anno. E Tankus è convinto di poter guadagnare facilmente 20 mila dollari in più con altre partnership.

Le opinioni di Tankus, diventato un fenomeno globale e non solo nazionale dopo che Bloomberg ne ha pubblicato un profilo dettagliato dal titolo “La newsletter di un 28enne senza laurea diventa per molti la lettura obbligata di economia“, sono incentrate sulle distorsioni del sistema bancario, sulle mosse discutibili della Federal Reserve e sulle condizioni macroeconomiche depresse a causa della pandemia di coronavirus.

La newsletter ha appena qualche mese di vita ma conta già 450 abbonati e un seguito spropositato di giornalisti, economisti di Wall Street e professori di grandi think tank. Visto il successo riscontrato, Tankus ha annunciato che potrebbe presto lanciare anche un podcast – strumento facile da monetizzare – ma che in generale per il momento preferisce concentrarsi su quello che gli riesce meglio. Ovvero scrivere.

Un mezzo genio dei meccanismi del sistema monetario

È dal 2015 che Tankus ha iniziato a costruirsi un certo seguito di pubblico. Ma è solo nell’ultimo anno che, grazie alle sue acute analisi dei meccanismi monetari, è diventato veramente popolare nell’establishment finanziario Usa. A settembre, per esempio, il giovane ha diagnosticato le distorsioni del mercato dei prestiti che ha costretto la Fed a tornare ad acquistare titoli di Tesoro in quantità enormi.
A inizio anno ha inviato la sua prima newsletter “Notes on the Crises”, in cui cerca di spiegare cosa non va nelle misure di emergenza senza precedenti che la Fed ha intrapreso per arginare la crisi della domanda e la recessione causate dal Covid-19. Per illustrare la situazione ricorre spesso a tabelle a forma di T. Molto popolari nel mondo contabile, sono format in cui nella colonna di sinistra appaiono i soldi in uscita da un conto e sulla destra il denaro in entrata. È lo standard utilizzato in contabilità aziendale.

Un ricercatore del Mercatus Center della George Mason University, David Beckworth, lo definisce qualcuno “con una conoscenza molto approfondita dei meccanismi del sistema monetario“.

Newsletter mette a nudo i limiti della Fed

Tankus ha approfittato delle opportunità immense che offre Internet, dove un’opinione ficcante e ben strutturata sul tema caldo del giorno può avere un impatto maggiore di un articolo pubblicato su illustri giornali o scritto da rispettati economisti del mondo accademico. Dopo che la Fed ha lanciato i suoi bazooka monetari per risollevare l’economia Usa, Tankus ha scritto 21 articoli di approfondimento in 31 giorni. Talvolta rimanendo sveglio a scrivere fino alle 5 o 6 del mattino.

Ora il suo modello di business molto semplice gli permette di guadagnarsi da vivere. “E c’è ancora ampio margine di crescita“, dice lo stesso autore della newsletter, il quale non nasconde comunque di essere rimasto sorpreso dall’incredibile successo degli ultimi mesi.

“È un’esperienza completamente strana e fantastica”, osserva lo studente di Diritto Penale. Nel 2008 e 2009, all’apice della Grande Crisi Finanziaria, Tankus frequentava il liceo Urban Academy Laboratory a Manhattan. Attirato dalle varie sfaccettature e dalle diverse angolazioni della narrativa della crisi durante una delle lezioni dei suoi insegnanti, quell’estate ha deciso di mettersi a leggere il libro scritto dagli economisti conservatori Milton Friedman e Anna Schwartz, “A Monetary History of the United States”.

Subito dopo ha letto The General Theory of Employment, Interest and Money dell’economista progressista John Maynard Keynes e ha iniziato a farsi un’idea propria dei meccanismi economici e monetari. “Ho continuato a leggerlo a oltranza finché non ho veramente capito tutto”. Ancora liceale, si è interessato alle ipotesi di instabilità finanziaria di Himan Minsky e alla MMT, l’eterodossa teoria monetaria moderna che reputa la valuta un monopolio pubblico.

Tra i suoi fan politici del Congresso, economisti e top manager di Wall Street

Trasferitosi all’Università di Ottawa dopo il secondo anno di studi, ha avuto la fortuna di studiare con due economisti post-keynesiani, Marc Lavoie e Marco Seccareccia. Alla John Jay university, che fa part dell’ateneo della City University of New York, sta studiando con l’economista di orientamento progressista J.W. Mason.

Dopo aver ottenuto la laurea vorrebbe fare un dottorato in Diritto a Manchester. “Ho capito che i dibattiti sull’origine della moneta per essere veramente esaustivi non possono rimanere limitati alla sola materia economica. Ci sono questioni storiche e legali” da prendere in considerazione.

Un po’ come nel giornalismo, si tratta di essere i primi a scrivere di qualcosa e mettere nero su bianco opinioni intelligenti. Poco importa se sono condivise da molti o no. L’importante è che riescano a stimolare il dibattito. “Scrivo in continuazione mentre altri più bravi non pubblicano altrettanto. Puoi essere anche un grande professore, ma se non scrivi sempre non riesci a entrare nella mente delle persone e spingerle a farsi delle domande. Scrivo così tanto che c’è sempre qualcosa di nuovo da leggere“.

Uno degli aspetti più importanti del fenomeno Tankus è che la sua newsletter è letta anche da persone importanti che non condividono le stesse opinioni liberal. Su Twitter lo seguono giornalisti di Bloomberg, del Wall Street Journal e del New York Times. Così come Peter Orszag, ex funzionario dell’amministrazione Obama che al momento ricopre il ruolo di AD della banca Lazard, e Alan Cole, un economista navigato dei Repubblicani membro della Commissione di Economia del Congresso.

Tankus parla lo stesso linguaggio dei lettori a cui si rivolge. Pur arrivando a conclusioni differenti di quelle delle élite accademiche, di Capitol Hill o di Wall Street, piace perché riesce a offrire sempre una risposta intelligente e ragionata.

 

 

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