intervista a Marco Marazzi
(WSC) ROMA – Ogni giorno che passa le dichiarazioni di Donald Trump nei confronti della Cina fanno pensare che si vada verso una nuova escalation nella guerra commerciale e nello scontro globale tra potenze. Eppure, viviamo un paradosso: gli investimenti statunitensi in Cina stanno aumentando invece che diminuire.
Uno dei tanti esempi si è visto durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che si è riunita a partire da martedì 22 settembre in una strana riunione virtuale. Qui è andato in scena l’ennesimo capitolo dello scontro tra Cina e Stati Uniti, evidente soprattutto nel discorso di Donald Trump. Una delle tante accuse del presidente degli Stati Uniti alla Cina è quella di aver “infettato il mondo con i suoi aerei”, cioè aver permesso a persone e merci di spostarsi. Eppure, proprio parlando di aerei, il primo e unico volo charter dopo il lockdown autorizzato ad atterrare direttamente a Pechino è stato proprio quello della Camera di Commercio statunitense.
Come si spiega questo doppio binario? E come funziona invece in Italia?
Oggi cerchiamo di capirlo insieme a Marco Marazzi, avvocato d’affari da più di 25 anni che ha vissuto a Shanghai e Hong Kong ed è membro della Commissione Rapporti internazionali dell’ordine degli avvocati di Milano.