Dal Vaticano nuovi attacchi al Carroccio. I vescovi tornano a sfidare Salvini: “Gli immigrati non si aiutano a casa loro”.
Non basta la frenata di monsignor Nunzio Galantino a raffreddare gli animi. I giornali cattolici continuano ad attaccare a testa bassa Matteo Salvini e la Lega Nord.
“La xenofobia non piega il Vangelo e la realtà”. Con un editoriale in prima pagina a firma di Leonardo Becchetti, Avvenire dei vescovi critica quella “parte politico-mediatica che sta strumentalizzando il nodo immigrati per finalità esclusivamente propagandistiche, producendo come effetto collaterale l’aumento dell’ostilità e della xenofobia nel nostro Paese”. Non è certo da meno Famiglia cristiana che tuona contro “i soliti noti e la xenofobia delle bufale”.
L’editoriale di oggi ironizza soprattutto sulla Lega Nord che negli ultimi mesi ha preso posizioni molto nette contro un governo incapace di gestire l’emergenza immigrazione.“Aiutarli a casa loro, già – scrive Becchetti – ecco la soluzione geniale. Quasi che nessuno ci abbia mai pensato prima!”. L’economista fa, quindi, presente che “ci sono decenni, anzi secoli, di esperimenti, studi, progetti di economia dello sviluppo, riflessioni della comunità credente nelle encicliche sociali. Tantissimi tentativi, qualche successo, molti errori. Ma per fortuna adesso c’è qualche politico nostrano, come il segretario della Lega Nord, che dice che ‘andrà lì’ con qualche amico industriale per vedere di risolvere il problema”. E invece, conclude l’editoriale, “le migrazioni sono essenziali per aiutare ‘loro’ in casa loro e noi in casa nostra. Chiarito una buona volta questo punto, sarebbe bello cominciare finalmente a discutere insieme, di come distribuire i flussi tra i Paesi europei, minimizzare le morti e le altre terribili conseguenze delle tratte di esseri umani. Chiudendo la ‘fabbrica della paura’”.
Gli stessi toni di Avvenire, li ritroviamo su Famiglia Cristiana. “L’invasione, le malattie, il terrorismo, l’Italia senza soldi, la Chiesa che ci guadagna…”: per il settimanale dei Paolini sono queste “tutte le sciocchezze che ci raccontano quelli che hanno contribuito a creare il problema immigrazione“. “I soliti noti godono di un innegabile vantaggio: la loro merce è assai più facile da smerciare. È merce che fa male alla salute (degli individui e del Paese) ma va di più. Proprio come le patate fritte: fanno malissimo ma sono uno dei cibi più consumati. D’altra parte sono esperti nel vendere bufale”, sottolinea Famiglia Cristianareplicando con dati alle paure sull’immigrazione, dai reati alle malattie, alle cifre sul fenomeno. Sulla Libia, terra dalla quale partono molti profughi, il giornale ricorda che “è precipitata nel caos” dal 2011, quando “gli Stati Uniti di Obama, la Francia di Sarkozy e la Gran Bretagna di Cameron decisero che bisognava far la guerra a Gheddafi e buttar giù il suo regime. Anche l’Italia, che poco prima si era acconciata a soddisfare tutti i capricci del Colonnello, si accodò alla spedizione e concesse le proprie basi per i bombardamenti. E chi c’era al Governo, allora? Sorpresa: i soliti noti di oggi, quelli che vanno a caccia di voti speculando sulla paura dei migranti. Provocano un’emergenza e poi la sfruttano, bravi davvero”. Famiglia Cristiana ricorda, infine, l’impegno della Chiesa con “la sola Caritas che accoglie nelle sue strutture circa 20 mila persone, il 10% di tutti gli arrivi, sgravando lo Stato di un bel peso”.
di Sergio Rame
Questo articolo e’ stato originariamente pubblicatoo da Il Giornale