(WSC) ROMA – Secondo l’ultimo rapporto del Tax Justice Network, intitolato “Stato della giustizia fiscale”, ogni anno gli Stati nel mondo perdono almeno 427 miliardi di dollari per colpa delle pratiche di evasione ed elusione fiscale. L’equivalente del salario annuale di 34 milioni di infermieri.
Tax Justice Network ha considerato come “evasione fiscale” tutti i flussi finanziari verso l’estero effettuati con l’obiettivo di evitare il pagamento di tasse. Siano essi legali, illegali o border line. Il rapporto specifica che, sul totale di 427 miliardi di dollari, 245 miliardi riguardano imprese; 182 miliardi sono invece riconducibili a privati.
Il flusso dei dati finanziari è stato recuperato grazie alle cifre dichiarate dalle autorità fiscali dalle multinazionali, rese note dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) per l’anno 2016. Per i privati, invece, i dati analizzati sono quelli disponibili presso la Banca dei regolamenti internazionali (BRI) e sono più recenti (2018).
In termini geografici, è l’Europa a perdere buona parte della torta per via di evasione e elusione. Ben 184 miliardi, a fronte dei 95 dell’America del Nord. Valori che rappresentano, rispettivamente, il 5,7 e il 12,6% della spesa pubblica per la salute, nelle due aree. Quote che salgono al 20,4 e al 52,5% per quanto riguarda America Latina e Africa. A guadagnare invece, ancora una volta i paradisi fiscali come le Isole Cayman con il 16,5% dell’evasione complessiva. Mentre in Europa, sono il Regno Unito (10%), i Paesi Bassi (8,5%) e il Lussemburgo (6,5%) ad aggiudicarsi le quote più importanti.
Fonte: Valori.it