(WSC) LONDRA – Le importazioni degli Stati Uniti dalla Cina sono cresciute del 126,29% a 292,64 miliardi di dollari tra marzo e ottobre 2020. A marzo il coronavirus è stato dichiarato pandemia.
A ottobre, il valore delle importazioni si è attestato a $44,83 miliardi, la cifra più alta durante il periodo in esame, stando ai dati elaborati da Bankr. A settembre, il valore si è attestato a $41,21 miliardi, una crescita dello 0,9% rispetto ai $40,82 miliardi di agosto. A luglio il valore delle importazioni è stato di $40,66 miliardi mentre in giugno la cifra si è attestata a $37,64 miliardi. La cifra rappresentava una crescita del 2,8% rispetto al valore di maggio di $36,6 miliardi. Ad aprile, il valore era di $ 31,07 miliardi, mentre a marzo era di $19,81 miliardi.
La ricerca ha anche esaminato il valore delle importazioni cinesi dagli Stati Uniti durante lo stesso periodo. L’importo è aumentato dell’84,69% per un valore totale di 81,76 miliardi di dollari, che è almeno 3,5 volte inferiore alle importazioni statunitensi dalla Cina. Il valore più alto delle importazioni cinesi dagli Stati Uniti è stato in ottobre a $ 14,7 miliardi, con un aumento del 27,6% rispetto a $ 11,53 miliardi di settembre. Ad agosto, il valore era di $ 11,03 miliardi, un aumento di circa il 22% rispetto ai $ 9,03 miliardi di luglio. A giugno, il valore era di 9,24 miliardi di dollari, mentre a maggio la cifra era di 9,64 miliardi di dollari. Ad aprile, il valore era di $ 8,6 miliardi, mentre a marzo era di $ 7,97 miliardi.
Gli Stati Uniti dipendono dai beni a basso costo della Cina
La ricerca Bankr ha evidenziato alcune delle ragioni alla base dello squilibrio tra importazioni ed esportazioni tra i due paesi. Secondo il rapporto: “Nonostante le guerre commerciali, gli Stati Uniti dipendono ancora fortemente dalla Cina per la fornitura di beni a basso costo che consentono ai consumatori americani a basso reddito di sostenersi. Gli Stati Uniti si affidano anche alla Cina per sostenere le proprie esportazioni. In particolare, la Cina sta emergendo come il principale partner di esportazione degli Stati Uniti”.
Cosa sta succedendo qui?
Tenetevelo per voi, ma i nuovi dati pubblicati lunedì – letti all’inverso – mostrano che le esportazioni cinesi hanno registrato il più grande aumento mensile a novembre dall’inizio del 2018.
Cosa significa? Le aziende cinesi hanno spedito all’estero beni per un valore di 268 miliardi di dollari a novembre, un aumento del 21% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e il massimo mai registrato in un singolo mese. Sta diventando un po’ un’abitudine: le esportazioni cinesi hanno ripetutamente battuto le aspettative da quando il Paese è uscito dal lockdown dovuto al coronavirus nel secondo trimestre di quest’anno.
E mentre le esportazioni erano in precedenza guidate principalmente da voci come “dispositivi di protezione individuale” (leggi mascherine) e attrezzature mediche, ora stanno ricevendo un forte impulso dall’elettronica, proprio mentre tutti coloro che lavorano da casa (smart worrking) cercando di migliorare il loro nuovo stili di vita e lavoro.
Perchè dovrebbe interessarci?
Sul fronte dei mercati, meglio gustarsi la situazione finché dura. Il settore industriale cinese – che produce tutte le merci che vengono spedite all’estero – costituisce circa il 40% della sua economia, rispetto al 20% sia degli Stati Uniti che dell’Unione Europea. Le economie di questi due blocchi, nel frattempo, dipendono im misura molto più marcata dal settore dei servizi, che comprende i ristoranti e i negozi al dettaglio, che sono stati particolarmente colpiti dalla pandemia.
Ciò potrebbe in parte spiegare perché l’economia cinese ha già recuperato tutto il terreno perduto durante il blocco, mentre i suoi maggiori rivali sul fronte economico (appunto USA e UE) continuano a combattere per la sopravvivenza.
Ovviamente, lo scenario potrebbero cambiare quando arriveranno i vaccini contro il coronavirus e i consumatori ricominceranno a spendere soldi per soddisfare le proprie esigenze di vita reale.
Il quadro più ampio
L’aumento delle esportazioni cinesi è stato guidato in parte da un aumento del numero di prodotti spediti negli Stati Uniti (vedi prima parte di questo articolo), ma questa relazione non funziona necessariamente in entrambe le direzioni. Anche se la Cina si è impegnata a gennaio ad aumentare drasticamente le importazioni statunitensi nel 2020, in realtà non ha mantenuto quella promessa – e questo potrebbe essere parecchio scomodo al fine di ricucire il rapporto già ai minimi storici tra i due paesi, anche con l’amministrazione democratica di Joe Biden che si insedierà il 20 gennaio 2021.