(WSC) ROMA – Il 41% delle organizzazioni non profit prevede una riduzione delle entrate superiore a -50% entro fine 2020.E’ quanto emerge da Non Profit_Philanthropy_Social Good Covid-19 Report 2020, realizzato da Assifero e Italia non profit, un vero e proprio portale che racconta e illustra lo stato degli enti non profit italiani in relazione all’emergenza sanitaria e gli aiuti a supporto del Terzo Settore messi in campo da fondazioni ed enti filantropici.
Il portale è un vero e proprio Data Hub, in costante aggiornamento, accessibile e gratuito che permette ai cittadini di comprendere attraverso dati, mappe e testimonianze quali sono le necessità delle organizzazioni non profit, di conoscere le azioni realizzate dalla filantropia a sostegno degli enti, e di ascoltare le visioni sul futuro del settore.
Uno spazio che mette a sistema opportunità, notizie e iniziative utili per guidare organizzazioni, cittadini e la filantropia istituzionale nella comprensione del contesto italiano e internazionale, ma anche una bacheca di opportunità in costante aggiornamento. Per tutto il 2021 verranno infatti attivati tavoli permanenti di confronto tra enti, fondazioni ed enti filantropici per discutere del futuro, esprimere desiderata e progettare strategie.
>>> SCARICA IL REPORT
IL VALORE DEL PORTALE E I PROSSIMI PASSI
L’operazione, unica nel suo genere, è stata compiuta da Italia non profit in partnership con Assifero e soggetti di rilievo della filantropia istituzionale quali Compagnia di San Paolo, Fondazione Roche, Fondazione Pittini. Sono state inoltre coinvolte centinaia di aziende nella mappatura degli aiuti e oltre 54 partner che si sono impegnati nella diffusione della Indagine Nazionale che ha interessato 1378 rispondenti tra Associazioni, Fondazioni, Comitati, Imprese Sociale, Cooperative sociali, APS, ODV, ONG da tutta Italia, desiderosi di far conoscere lo stato in cui versa e opera il Non Profit italiano
“Chi aiuta il non profit sostiene il Paese, investendo nelle organizzazioni che – è un fatto – sono i soggetti che più facilmente si accorgono dei bisogni vecchi e nuovi della gente.
La filantropia e i donatori sono parte essenziale di questa ripresa perché chi sostiene il non profit investe sul futuro di tutti. Per questo servono visione, concretezza e nuove forme di solidarietà e soprattutto la consapevolezza che lo stato in cui versa il Non Profit ci riguarda tutti da vicino. – dichiara Giulia Frangione, CEO di Italia non profit.
Questo Hub è la restituzione di quanto raccolto in questi mesi di ascolto, dai tavoli di lavoro, dagli eventi e dal confronto diretto con centinaia di enti e organizzazioni attive, è l’inizio di un percorso per la creazione di un luogo abilitante di incontro dove filantropia e non profit dialogano sul futuro e sulla creazione di un settore più resiliente” – conclude Frangione.
“Il via al Non Profit_Philanthropy_Social Good Covid-19 Report 2020” aggiunge Carola Carazzone, Segretario Generale di Assifero “è un ulteriore tassello nel mosaico delle conoscenze che prende origine dal portale Filantropia a sistema. Grazie a questo importante sforzo, oggi siamo in grado di interpretare le risorse messe in campo dalle fondazioni e enti filantropici ed i bisogni delle organizzazioni del Terzo Settore: questi dati rappresentano una piattaforma fondamentale per il lavoro di confronto, approfondimento e proposta che porteremo avanti nei prossimi mesi. Covid-19 ha pienamente mostrato le potenzialità che la filantropia italiana ha di fronte: ora la vera sfida è portare a fattore comune le diverse esperienze, fare sistema attraverso la formazione e il dialogo tra organizzazioni perché fondazioni ed enti filantropici diventino uno dei “motori” per una società più equa e uno sviluppo umano sostenibile.”
QUALI DOMANDE
All’interno del Non Profit_Philanthropy_Social Good Covid-19 Report 2020 vivono le diverse anime del Terzo Settore italiano.
Da un lato i risultati dell’indagine nazionale che ha studiato le organizzazioni non profit rispetto a forma giuridica, dimensione economica e causa sociale, e chiesto a chi le guida di raccontare l’impatto dell’emergenza (quali attività sospese? quali le ripercussione finanziarie? la raccolta fondi si è bloccata? i posti di lavoro sono a rischio?) e le reazioni e soluzioni messe in atto (strategie finanziarie, trasformazione digitale, diversificazione delle entrate e delle attività) prima per tamponare e poi per ridisegnare il futuro.
Dall’altro lato la filantropia: chi si è mosso per primo? verso quali bisogni e quali territori? come e con quale visione futura?
LE PRINCIPALI EVIDENZE DELLA SURVEY
- il blocco delle attività istituzionali cioè quelle rivolte ai cittadini ha riguardato in maniera trasversale tutti i settori: il 30% degli intervistati ha dichiarato un blocco nella attività formative ed educative; il 28,4% ha dovuto sospendere le iniziative dedicate al tempo libero e alle attività culturali; il 18,7% ha dovuto bloccare l’assistenza alle persone
- le risorse a disposizione del Terzo Settore italiano sono sempre più scarse, il 41% dei rispondenti prevede una riduzione delle entrate per il 2020 superiore al 50%
- gli effetti della Pandemia anche sulle attività di raccolta fondi sono molto negativi, infatti solo il 7% dei rispondenti dichiara una crescita delle entrate da raccolta fondi rispetto al 2019
- per continuare ad operare gli enti hanno necessità di fondi, formazione specifica per la gestione di pandemie e supporto nell’utilizzo di strumenti digitali.
LA FOTOGRAFIA DEGLI AIUTI
- le iniziative di supporto hanno coinvolto tutto il territorio nazionale e la Lombardia, la regione più colpita dalla prima ondata, è quella che ha ricevuto più supporto, con 326 iniziative mappate. Seguita da Emilia-Romagna (101), Piemonte (89) e Veneto (85)
- le industry più attive nell’ambito della solidarietà sono state Banche e Assicurazioni, il comparto Agroalimentare e Zootecnico (64), Manifattura e Industria
- gli aiuti del periodo di riferimento si sono orientati in favore degli ospedali, ma anche degli enti non profit, la pubblica amministrazione/protezione civile e i cittadini
- le forme di supporto più diffuse sono state: contributi in denaro ma, data la natura dell’emergenza, sono state numerose le donazioni di beni e servizi.
A luglio 2020 sono state mappate 975 iniziative da parte di 722 donatori che hanno mosso più di 785 milioni di euro. All’interno del nuovo portale, nelle prossime settimane si darà spazio anche alle nuove iniziative di solidarietà per studiare e confrontare i due periodi: prima e seconda ondata.
Fonte: Assifero