di Francesco Luigi Bonazzi
(WSC) ROMA – Oggi, insieme a Nicola Borzi, sono stato assolto dal Tribunale di Roma dall’accusa di: violazione del segreto di Stato. Un reato punito fino a 10 anni di prigione.
A novembre 2017, dopo un’inchiesta a puntate sul crac della Popolare di Vicenza, avevo scoperto che la controllata Banca Nuova era la banca dei servizi segreti. Pubblico un articolo del quale era impossibile smentire una sola riga. Faccio notare che forse Gianni Zonin era intoccabile per quello, per i servizi.
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Ricostruisco, da freelance per La Verità, la nascita di Banca Nuova, ex Banca del Popolo di Trapani. Cito personaggi innominabili, faccio collegamenti. Il giorno dopo mi perquisiscono, a casa della mia compagna. Ieri, la mia fantastica avvocata, Valentina Ramella, mi telefona per dirmi che mi hanno assolto perché “il fatto non costituisce reato”.
Voglio ringraziare lei, Elena, Maurizio Belpietro, i colleghi di Verità, Panorama, Alliance News e della Stampa Estera. E poi Sigfrido Ranucci e Paolo Mondani di Report, che sono andati avanti quando siamo stati fermati. E ringrazio il Fatto, che ha seguito un processo che nel resto dell’Occidente manco sarebbe iniziato.
Per tutti gli altri: telefonatemi pure senza timore. Questa storia forse vale due crediti per l’aggiornamento professionale. E sono anche gratis.
Fonte: LinkedIn