Calcolare le imposte da pagare nel nostro paese non è mai stato molto semplice. Nel corso degli anni siamo riusciti a complicare notevolmente anche l’atto con il quale si deve materialmente provvedere al pagamento.
Il pagamento si può fare esclusivamente utilizzando il modello F24, scegliendo tra le migliaia di codici tributo e compilando ulteriori campi vincolati. Senza l’utilizzo di un software è quasi impossibile la compilazione del modello di pagamento. Come ulteriore adempimento si deve poi individuare il giusto canale per inviare il pagamento alla banca. Dal 1 ottobre 2014, per esigenze di riduzione dei costi di riscossione e per contrastare compensazioni con crediti inesistenti si è disciplinato il sistema dei pagamenti, “semplificandolo” nel seguente modo:
Dobbiamo presentare un modello in compensazione a saldo zero?
Obbligo di utilizzo dei soli canali telematici dell’agenzia delle entrate, non si può presentare il modello in banca, nemmeno utilizzando il sistema online internet banking.
Dobbiamo presentare un modello in compensazione ma le imposte da versare sono superiori al credito che si utilizza in compensazione, anche solo di 1 euro?
Obbligo di utilizzo dei canali telematici dell’agenzia delle entrate o del sistema online internet banking.
Dobbiamo presentare un modello F24 senza utilizzo di crediti in compensazione e abbiamo la partita Iva?
Obbligo di utilizzo dei canali telematici dell’agenzia delle entrate o del sistema online internet banking.
Dobbiamo presentare un modello F24 senza utilizzo di crediti in compensazione, di importo superiore a 1.000 euro e non abbiamo la partita Iva?
Obbligo di utilizzo dei canali telematici dell’agenzia delle entrate o del sistema online internet banking.
Dobbiamo presentare un modello F24 senza utilizzo di crediti in compensazione, di importo non superiore a 1.000 euro e non abbiamo la partita Iva?
Scelta tra utilizzo dei canali telematici dell’agenzia delle entrate, del sistema online internet banking, e possibile presentazione allo sportello bancario. In sostanza per evitare di confondersi sarebbe bene pagare utilizzando sempre i canali telematici dell’agenzia delle entrate, altrimenti si rischia di pagare la sanzione generica di 258 euro.
Per capire come ragiona lo “Stato” nei rapporti con il cittadino è utile leggere la risposta del governo all’interrogazione del Movimento 5 Stelle in commissione finanze n. 5/05826 del 18 giugno 2015, con la quale si chiedevano un maggior numero di opzioni almeno per le compensazioni con delega F24 avente saldo finale pari a zero. Nella risposta si afferma, in sostanza, che se si è in grado di utilizzare i sistemi telematici della banca, si possiede un tale grado di abilità che si possono utilizzare anche quelli predisposti dall’Amministrazione finanziaria, che si ottengono risparmi non trascurabili e che “dato che sono stati rilevati alcuni casi di utilizzo in compensazione di crediti inesistenti” con i servizi telematici dell’Agenzia, questi utilizzi fraudolenti, si possono contrastare efficacemente.
di Raffaella Chiesa
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