(WSC) ROMA – Nessuna deroga alla regola del secondo mandato. Alla fine prevale la linea dura di Beppe Grillo e il Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte deve adeguarsi alle regole dettate dal fondatore.
“Alle prossime elezioni politiche non troverete, tra i candidati del M5S, chi ha già svolto due mandati. Non cambia, quindi, la regola che il Movimento si è imposto dalla prima ora come forma di garanzia affinché gli eletti possano dedicarsi al bene del Paese, senza lasciarsi distrarre dai propri destini personali”. Lo annuncia su Facebook il leader del M5s Giuseppe Conte, confermando i retroscena usciti in mattinata.
“Saremo coerenti”, ha assicurato Conte. Che però ha già provveduto ad avvisare alcuni “big” che nel terzo mandato ci speravano eccome. Dovranno invece accontentarsi dei 10 anni passati a Montecitorio o palazzo Madama il presidente della Camera Roberto Fico, la vicepresidente del Senato Paola Taverna, gli ex ministri Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro, l’ex reggente Vito Crimi. Tutti volti noti a cui negli ultimi giorni Conte aveva fatto intravedere la possibilità di restare in Parlamento. “Alcune esperienze farebbero comodo al Parlamento”, il ragionamento dell’ex premier.
Su di loro Conte sperava in una campagna elettorale nella quale spendere la riconoscibilità di qualche volto storico. La speranza si è però infranta contro il muro eretto da Beppe Grillo. Per il garante, come aveva spiegato in un video sul blog, la regola del secondo mandato “è come luce nelle tenebre”. Grillo si è anche detto contrario alla regola della “rotazione”, ovvero la possibilità di candidarsi a un consiglio regionale o comunale dopo due mandati in Parlamento e viceversa.
Conte: “Patrimonio competenze eletti non sarà disperso”
La regola del doppio mandato resta, ma “il patrimonio di competenze ed esperienze” maturato grazie agli eletti che hanno già svolto due mandati “non andrà disperso”, assicura Giuseppe Conte nel post su Facebook in cui annuncia il mantenimento del principio fondativo. “Continueranno a portare avanti, insieme a noi, le battaglie del Movimento. Abbiamo bisogno della loro esperienza, della loro competenza, della loro inguaribile passione”, aggiunge il leader M5s.
Conte: “Per fare politica non serve necessariamente una poltrona”
“Il mio pensiero è oggi rivolto a tutti coloro che nel corso dei due mandati hanno lottato contro tutto e tutti per vincere le battaglie del M5s. Sono partiti dai banchetti nelle loro città per chiedere giustizia sociale, legalità, tutela ambientale. Hanno sopportato sacrifici e subito attacchi e offese di ogni tipo per portare a termine gli impegni assunti con i cittadini: il reddito di cittadinanza, la legge anticorruzione, il decreto dignità, il superbonus che abbatte l’inquinamento e rilancia l’economia, il taglio dei parlamentari e dei privilegi della politica. E tante altre misure”. Lo scrive Giuseppe Conte nel post su Facebook con cui annuncia il mantenimento della regola dei due mandati.
“Lasciando il seggio non potranno più fregiarsi del titolo formale di onorevoli. Ma per noi, per la parte sana del Paese, saranno più che onorevoli. Stanno compiendo una rivoluzione che nessuna forza politica ha mai avuto il coraggio neppure di pensare. Stanno dicendo che per fare politica non serve necessariamente una poltrona. Stanno dicendo che la politica è dappertutto. Ovunque ci siano le urgenze e i bisogni dei cittadini, soprattutto di quelli che non hanno privilegi, che non sono affiliati alle cordate politiche e ai potentati economici”, afferma l’ex presidente del Consiglio.
robyuan
1884 commenti
popolarità 930
peter pan
1594 commenti
popolarità 1066
Giusto? Sbagliato? Io l’ho vista la faccenda in questo modo: un comico vaffanculista, circondato da una massa di omini e donnine piccoli e piccole, pronti a vaffanculare tutto e tutti pur di raggiungere l’Eden del successo: stipendio e poltrona per cinque e se va bene 10 anni, in culo al mondo de merd che li circondava. Estetiste, commessi di tribunale, disoccupati, precari, arroganti laureati in cerca di lavoro e successo…. l’Itaglia ne aveva proprio bisogno….
Pochi giorni fa c’era perfino chi inneggiava alle pulizie di casa (uscita di Di Maio and co) come ad un bagno necessario dal quale riemergere “più forti di prima!”. Povero Tontinelli, ci sarà rimasto male, senza parlare degli altri pezzi da novanta rimasti imbottigliati in un movimento a pezzi e destinato ad implodere, speranzosi tutti nella stima incondizionata del Padre Elevato e del Figlio che però un posto ce l’ha, assicurato!
Sono contento di chiudere veramente in bellezza, Ogni mia più rosea spettativa esaudita!
A meno che…. a meno che… chi ha costruito la sua credibilità mandando affanculo tutti non venga a sua volta vaffanculato e magari non si costituisca un nuovo partito, magari utilizzando il partito di Tabacci per ripartire da zero. Alla fine ne rimarrà uno solo…. Amen.
Dal Testamento di Peter pan, addì 31 luglio 2022