Il ruggito del drago delle azioni cinesi, durato due decenni, è diventato un po’ un piagnisteo mentre gli investitori digeriscono il congresso della leadership del Partito Comunista. L’indice Nasdaq Golden Dragon China, che tiene conto delle azioni cinesi quotate negli Stati Uniti, è crollato del 7% mercoledì ai minimi di nove anni.
Secondo i dati compilati da Bloomberg (vedi chart sotto), il premio di valutazione degli utili in prospettiva, un tempo di oltre 20 punti, rispetto al mercato azionario globale, è praticamente evaporato. Le preoccupazioni per la crescita economica e la consapevolezza che la politica del Covid-Zero è destinata a rimanere – pesano sull’indicatore, e anche i segnali provenienti dal Congresso del PCC stanno influenzando il sentiment.
Nonostante le promesse di sostegno economico da parte del governo, però, alcuni analisti hanno suggerito che il linguaggio utilizzato potrebbe alludere a nuove misure come l’introduzione di tasse sulla proprietà, sulle plusvalenze e sull’eredità. Ciò giustificherebbe probabilmente almeno una riduzione delle valutazioni. Nel frattempo, le tensioni geopolitiche tra gli Stati Uniti e la Cina non sembrano attenuarsi a breve e gli investitori in azioni cinesi quotate in altri mercati devono essere particolarmente attenti alle mosse regolamentari di richiamo. (Bloomberg)