Il Consiglio dei ministri ha dato oggi il via libera definitivo agli ultimi 4 decreti delegati del Jobs act, completando così la riforma di Matteo Renzi sul mercato del lavoro.
Lo ha annunciato il ministro del Welfare, Giuliano Poletti, al termine della riunione di governo di oggi.
Sui controlli a distanza, materia controversa all’interno del Pd, il governo ha tenuto il punto superando l’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori.
In sostanza, sia le informazioni ricavate da Gps (cellulari, tablet, ecc.) che quelle riprese dalle telecamere possono essere usate a fini disciplinari, previa informazione del lavoratore e nel rispetto della privacy.
Gli altri decreti riguardano il riordino della cassa integrazione, la razionalizzazione dell’attività ispettiva e la riforma delle politiche attive.
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“Estesi gli ammortizzatori sociali a 1,4 milioni di lavoratori prima senza copertura, cioè i lavoratori in azienda da 5 a 15 dipendenti”. Così Giuliano Poletti illustrando i decreti attuativi del Jobs Act. “Oggi – ha detto – abbiamo dato l’ok agli ultimi quattro decreti e rimesso al centro il contratto a tempo indeterminato. Migliaia di precari hanno un contratto stabile”. Controlli su tablet e cellulari, “ora si può nel rispetto della privacy”.
La durata della Naspi estesa a 24 mesi – La Naspi, il nuovo assegno contro la disoccupazione involontaria durerà 24 mesi. Lo conferma il ministro del Lavoro. Poletti ha sottolineato che la cig viene riportata alla sua visione originale. L’ammortizzatore in costanza di rapporto di lavoro durerà 24 mesi in un quinquennio mobile, periodo che sale fino a 36 se si usa la solidarietà. Sulle aliquote di applica il meccanismo bonus malus, paga di più chi più usa la cassa.
Addio alle dimissioni bianco, il modulo su web – Cambia anche la procedura per le dimissioni. La certificazione della richiesta di dimissioni dovrà essere fatta “su un modulo che va scaricato dal sito del ministero del Lavoro, se non c’è un modulo datato e certificato la dimissione non è valida”. Lo ha annunciato il ministro Giuliano Poletti.
Ok ai controlli a distanza su tablet e cellulari – La norma estende i controlli sui nuovi strumenti di lavoro (tablet, telefonini), l’utilizzo delle informazioni può essere fatto solo in rispetto della privacy ma l’autorizzazione sindacale o del ministero non è necessaria per cellulare e tablet, ma solo per telecamere. “Per i controlli a distanza siamo intervenuti sull’art. 4 dello Statuto dei lavoratori rispetto alla privacy, colmando un vuoto normativo – dice Poletti – . Oggi abbiamo una normativa complessiva con al centro due obiettivi: una norma chiara e definita e il rispetto della privacy”. “Sarà comunque obbligatoria un’informazione preventiva e completa al lavoratore”, spiega il ministro.
“Interventi nella Legge di Stabilità? Non è detto” – Il ministro del Lavoro precisa inoltre che non è detto che gli interventi di riforma della legge Fornero in direzione di una maggiore flessibilità vadano in Legge di Stabilità. “Non siamo in grado di dare una risposta per la tempistica, come per qualsiasi cosa ad esclusione di quelle annunciate dal presidente del Consiglio”.