Secondo alcuni dei più grandi gestori finanziari del mondo, il dollaro sorprenderà rafforzandosi l’anno prossimo, poiché l’economia statunitense è destinata a sovraperformare le stime.
Fidelity International, JPMorgan Chase e HSBC vanno contro il consensus degli economisti di Wall Street, mettendo sull’avviso i propri clienti sulla forza del dollaro. Queste opinioni contrastano con l’idea che tassi di interesse più bassi, come segnalato dalla Federal Reserve mercoledì, indebolirebbero il biglietto verde.
Si tratta di una visione di medio periodo. Sul breve, la situazione sul forex è differente.
Venerdì mattina il dollaro va verso il suo più grande calo settimanale in cinque mesi, poiché la prospettiva di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve contro una linea dura delle banche centrali europee sulla politica monetaria ha alimentato i guadagni settimanali dell’euro e della sterlina.
La Banca del Giappone è l’ultima delle principali banche centrali ad avere un meeting questo mese e la domanda tra trader e investitori è se la BOJ segnalerà o meno la sua intenzione di abbandonare la propria linea di politica monetaria, cioè mantenere i tassi di interesse ai minimi la prossima settimana.
In una settimana ricca di azione per le banche centrali, i trader hanno trovato maggiore chiarezza su quando sarebbero probabili i tagli dei tassi di interesse dopo che il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha dichiarato alla riunione di mercoledì che l’inasprimento della politica monetaria è probabilmente terminato, con una discussione sui tagli in arrivo.
La divergenza tra gli Stati Uniti e le altre banche centrali ha portato l’indice del dollaro sulla buona strada per un calo di quasi il 2% questa settimana – la più grande perdita settimanale da metà luglio – e intorno al suo minimo in quattro mesi. Ma Fidelity International, JPMorgan Chase e HSBC guardano già oltre, e contro il parere dominante degli analisti, sono convinti della futura forza del dollaro.