Vi consigliamo una guida molto utile per le associazioni sportive dilettantistiche. Con tutti gli “errori più frequenti”. Sopratutto: non conviene essere una ONLUS.
La direzione regionale del Piemonte dell’Agenzia delle Entrate, nell’anno in cui Torino è capitale europea dello sport, ha predisposto una guida molto utile per le associazioni sportive dilettantistiche. La guida, aggiornata al luglio 2015, è di 64 pagine, scritta con linguaggio semplice ed è un valido aiuto per districarsi nelle norme fiscali del settore. Si analizzano diversi aspetti, tra i quali la costituzione dell’associazione, la richiesta di codice fiscale e partita Iva, le comunicazioni e gli altri adempimenti fiscali, l’esercizio di attività istituzionali o anche commerciali. E’ di sicuro interesse anche la parte sul finanziamento delle associazioni sportive, con la pubblicità e le sponsorizzazioni, il 5 per mille, le erogazioni liberali e le raccolte di fondi.
La guida e’ disponibile su questo link
Un capitolo che merita attenzione è quello dedicato ai requisiti necessari per chiedere il riconoscimento come ONLUS. Non sono poche, infatti, le associazioni sportive o culturali che, pur non avendo i requisiti, sono convinte di essere delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale e rischiano di vedersi contestate le eventuali agevolazioni fiscali di cui potrebbero avere beneficiato.
Molto utile, infine, la parte sugli “errori più frequenti”, nella quale sono riportate alcune delle circostanze riscontrate più frequentemente da chi esegue l’attività di controllo degli enti non commerciali, come le ASD, e le relative conseguenze.
di Raffaella Chiesa