Si alza la tensione sui titoli di Stato europei, i cui rendimenti salgono attorno ai sette punti base, con punte di dieci ‘basis point’ per i bond del Regno Unito.
In un clima incerto verso i tempi di allentamento dei tassi da parte delle banche centrali, il rendimento del Btp a 10 anni è al 3,88%.
Si tratta di un movimento generalizzato dei titoli di Stato del Vecchio continente, quindi lo spread rimane calmo: il differenziale con i Bund tedeschi resta attorno a quota 157 punti base, sui livelli del giorno prima.
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Powell: “La Fed ha paura di tagliare i tassi troppo presto”
Lo scenario è incerto poiché gli investitori non hanno informazioni sufficienti sui tempi di allentamento dei tassi da parte delle banche centrali, La domanda che ci si pone è: chi taglia prima? In sostanza il timore dei money manager è che la Bce rischia di iniziare la riduzione dei tassi troppo tardi, mentre la Federal Reserve troppo presto.
Secondo gli analisti la Bce inizierà la riduzione ad aprile o giugno, la Fed a maggio o giugno. Ma lo scenario è molto diverso nelle due aree. L’economia resiste bene alla stretta monetaria negli Stati Uniti, dove l’inflazione è stata causata da un eccesso di domanda. A differenza di quanto avvenuto nell’Eurozona.
I titoli del Tesoro Usa intanto si sono stabilizzati negli scambi in Asia dopo due sessioni di forti vendite. Il rendimento del decennale è balzato di circa 27 punti base tra venerdì e lunedì, il più grande rialzo in due giorni da giugno 2022. La pressione di vendita riflette il cambiamento dell’atteggiamento verso la prospettiva di imminenti tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve a seguito dei forti dati economici e dei commenti dei banchieri centrali, per ultimo Jerome Powell.