Il principe, i cospiratori e il colpo di stato in Germania

Maxi processo a Stoccarda, Francoforte e Monaco contro una gang di 27 estremisti di destra ispirati a QAnon. Organizzavano un golpe contro il governo tedesco, guidato da Heinrich XIII Prince Reuss. Negoziati con la Russia. Tra i loro piani una "lista di esecuzione" che comprendeva anche il cancelliere Olaf Scholz.

Lunedì inizierà uno dei più grandi procedimenti legali della storia tedesca con il primo dei tre processi contro un gruppo di cospirazionisti di estrema destra che pianificavano di rovesciare violentemente il parlamento di Germania.

La rete è così estesa, così estesi i loro piani, che per una serie di ragioni logistiche e di sicurezza, le 27 persone previste sul banco degli imputati sono state divise in tre gruppi separati.

Lunedì un gruppo di nove persone, identificato come “l’ala militare” dietro il capobanda del gruppo, l’autoproclamato Heinrich XIII, principe Reuss, 72 anni, sarà il primo ad essere processato nella città meridionale di Stoccarda con l’accusa di terrorismo. Nove altri, tra cui Reuss e altri esponenti di spicco, verranno processati a Francoforte il 21 maggio.

Il principe Reuss, un uomo d’affari antisemita, discendente da una famiglia ex aristocratica, fondò il gruppo con l’esplicito obiettivo di eliminare violentemente l’ordine statale. In caso di successo del colpo di stato, sarebbe stato dichiarato capo provvisorio di un nuovo Stato tedesco, che avrebbe ridisegnato il paese secondo i confini del 1937.

Secondo la procura federale, il gruppo intendeva entrare nel Reichstag di Berlino con l’appoggio armato per arrestare membri del Bundestag o del Parlamento con l’intenzione di “rovesciare il sistema”.

I cospiratori miravano a eliminare con la forza l’ordine statale esistente e sostituirlo con un proprio governo. Avevano elaborato i piani dall’agosto 2021, furono scoperti nel dicembre 2022 in una serie di raid antiterrorismo su larga scala che coinvolsero migliaia di agenti in una perquisizione di 150 proprietà in 11 stati tedeschi, oltre che all’estero.

I membri del gruppo, molti dei quali legati al movimento estremista tedesco di estrema destra Reichsbürger, avevano accesso “a un enorme arsenale di armi”, hanno detto i pubblici ministeri, tra cui 380 armi da fuoco, 350 armi da taglio, quasi 500 altre armi e 148.000 munizioni, che secondo loro indicato con il nome in codice “bonbons”.

I pubblici ministeri federali affermano che gli accusati appartenevano a un’organizzazione terroristica che aderiva a teorie del complotto che si sovrapponevano a quelle del movimento QAnon negli Stati Uniti. I seguaci sia del movimento Reichsbürger che di QAnon – che ha contribuito a galvanizzare il sostegno per l’attacco del 6 gennaio al Campidoglio degli Stati Uniti – sono convinti che i loro rispettivi paesi siano in realtà governati da membri di un cosiddetto “Stato profondo” (deep state).

“Si tratta di persone che non riconoscono la repubblica federale e le sue strutture democratiche”, hanno detto i pubblici ministeri tedeschi.

Tra i loro piani molto dettagliati c’era una “lista di esecuzione” stilata da un ex soldato d’élite e istruttore di sopravvivenza, Peter Wörner, soprannominato “Lupo”, che comprendeva anche il cancelliere Olaf Scholz, due importanti personalità televisive, Markus Lanz e Sandra Maischberger. come capo dell’opposizione CDU, Friedrich Merz. In preparazione al nuovo “regime”, al quale si aspettava di avere una parte, Wörner aveva incaricato un sarto di preparargli un’uniforme da soldato “in stile nazista”.

Gli aspiranti golpisti hanno pagato a una banda criminale svizzera circa 140.000 euro per le armi e progettavano di cercare “prigioni sotterranee” nelle quali credevano che un “governo mondiale” segreto stesse conducendo esperimenti sui bambini.

Fonte: The Guardian e altre

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