Cosi’ il vice direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, durante un’audizione al Senato sulla Nota di aggiornamento al Def. E sul debito pubblico…
“L’effetto dell’eliminazione della tassazione sulla prima casa dipende dalla misura in cui essa sara’ percepita come permanente, dal suo impatto sull’efficienza del sistema della finanza locale e sui servizi erogati dagli enti locali, dal miglioramento del clima di fiducia nelle prospettive future dell’economia che potrebbe essere indotto dall’aumento della spesa delle famiglie”. Cosi’ il vice direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini (nella foto), durante un’audizione al Senato sulla Nota di aggiornamento al Def. “Le frequenti modifiche alla fiscalita’ immobiliare degli ultimi anni potrebbero indurre le famiglie a non reputare lo sgravio ora programmato come permanente, limitando significativamente gli effetti della misura sulle scelte di consumo”, ha spiegato Signorini ricordando che si tratterebbe del quinto intervento negli ultimi sette anni. (AGI)
Occorre valutare “attentamente” la scelta del governo di rallentare il percorso di riduzione del debito. Le condizioni favorevoli attuali non dureranno per sempre e sarebbe “prudente” assicurare un “margine di sicurezza” per “rischi” dovuti all’eventuale rallentamento del commercio mondiale o da “improvvisi” mutamenti dei mercati. E’ quanto afferma il vicedirettore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sul Def. “Le condizioni finanziarie e monetarie particolarmente favorevoli, soprattutto grazie alla politica monetaria eccezionalmente espansive dell’Eurosistema, e il progressivo rafforzamento negli ultimi mesi della ripresa congiunturale offrono un’occasione per consolidare il processo di riequilibrio della finanza pubblica, occasione che non durerà indefinitamente ed è importante sfruttare. Le scelte operate dal governo sul profilo temporale del riequilibrio dei conti pubblici vanno attentamente valutate tenendo conto dell’importanza di dare avvio ad una chiara e progressiva riduzione del debito, dopo otto anni di crescita ininterrotta. Sarebbe altresì prudente assicurare un margine di sicurezza per affrontare l’eventuale materializzarsi di rischi derivanti da un rallentamento del commercio mondiale o da improvvisi mutamenti nei mercati”, ha sottolineato. (Askanews)
“L’avvio di una graduale riduzione delle imposte mira a ridurre l’alto livello della pressione fiscale in Italia; tra gli interventi piu’ direttamente capaci di innalzare la crescita rientrano quelli, programmati solo dal 2017, destinati a ridurre il carico sui fattori della produzione”. Cosi’ il vicedirettore generale di Bankitalia, Luigi Federico Signorini, ascoltato sulla Nota di aggiornamento al Def davanti alle commissioni Bilancio di Senato e Camera. Signorini, ricordando il preannunciato intervento di sgravio sulla prima casa, ha rilevato anche che “al rilancio dell’attivita’ nel settore delle costruzioni potrebbero contribuire anche altri interventi fiscali (segnatamente riguardanti il cuneo fiscale sul lavoro e la tassazione d’impresa) nonche’ equilibrati e diffusi interventi in ambito urbanistico e ambientale”. Signorini si e’ poi soffermato sull’obiettivo di “evitare l’aumento delle aliquote Iva previsto dalle clausole di salvaguardia”, affermando che “appare coerente con l’esigenza di non ostacolare l’avvio della ripresa economica; cio’ richiede – ha concluso – che gli interventi sulla spesa necessari per la copertura siano volti a rimuovere inefficenze e sprechi”. (Radiocor)
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