In dieci anni prevista riduzione significativa dei margini su alcuni prodotti finanziari. Il tutto a favore dei consumatori. Lo rivela uno studio della società di consulenza Mc Kinsey.
Nel corso del prossimo decennio, la rivoluzione digitale in corso spazzerà via circa due terzi dei profitti realizzati dal settore bancario in alcuni prodotti finanziari. L’allarme arriva da uno studio della società di consulenza Mc Kinsey, pubblicato sul Financial Timese, nel quale viene specificato che l’ingresso delle società hi – tech nell’area dei prodotti finanziari spingerà pesantemente in basso i prezzi di alcuni servizi, vedi per esempio quello dei prestiti, tagliando drasticamente i margini.
Una batosta altrettanto significativa andrà ad incidere sui ricavi che, nello stesso periodo, potranno subire ridimensionamenti del 40% circa.
Ripercussioni negative si faranno sentire anche sul fronte dei pagamenti, dei prestiti alle piccole e medie imprese nonché nelle attività di gestione patrimoniale e dei mutui. Su questo fronte, viene calcolato un declino degli utili tra il 10 e il 35%.
“L’impatto più significativo dell’ingresso delle aziende tecnologiche nel campo dei servizi finanziari si vedrà soprattutto nell’erosione dei prezzi poiché faranno ingresso sul mercato prodotti e servizi con un costo frazionale rispetto ai costi attuali a tutto vantaggio del cliente”. e questo sarà per lo più trasferito al cliente in prezzi più bassi”, aggiungendo che la maggior parte dei nuovi player non vogliono a loro volta diventare istituti finanziari, ma puntano a creare una fascia di mercato compresa tra il cliente e la banca.