di Luca Ciarrocca
Conto alla rovescia iniziato per il premier israeliano Benjamin Netanyahu. A scandire i giorni è Benny Gantz, ministro del Gabinetto di guerra e leader centrista, nonché principale oppositore: ha chiesto una commissione d’indagine sull’attacco di Hamas del 7 ottobre e sulla guerra a Gaza che ne è seguita.
(…) Se Netanyahu rimane al potere e va avanti inebriato da strategie di guerra e distruzione senza fine, qualsiasi de-escalation e cessate il fuoco restano un miraggio.
Ecco perché non solo gli israeliani ma tutto il mondo, senza alcun senso di colpa in merito alle false accuse di antisemitismo, aspetta la fine politica di Bibi e la marginalizzazione dell’estrema destra ipersionista (per radere al suolo Gaza vorrebbero usare la bomba atomica).
Israele ha sofferto terribilmente per l’attacco di Hamas del 7 ottobre, è innegabile, ma l’atroce calcolo in stile nazi di oltre 35.000 morti imposti ai palestinesi in rappresaglia per le 1.140 vittime israeliane ha già contaminato per sempre la sua immagine di stato laico e civile nato dopo l’Olocausto.
cesare
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bell’articolo, non potrei essere più d’accordo!