I neocon americani avranno la loro guerra contro l’Iran

Immaginate se la Cina inviasse funzionari militari in Iran pagando Teheran per assicurarsi che alcuni obiettivi statunitensi siano colpiti e altri evitati. Questo ha fatto Washington con Israele. Domande: la considereremmo la guerra dell’Iran, o quella della Cina, contro l'America? Entrambe?

Il gabinetto di sicurezza di Israele presieduto da Benjamin Netanyahu è convocato per stasera alle 19:00 ora locale, all’ordine del giorno il voto per autorizzare le operazioni militari contro l’Iran. L’attacco, ha anticipato il ministro della Difesa Gallant, sarà “mortale, preciso e soprattutto sorprendente”. Sul tema, pubblichiamo un intervento di Ron Paul, libertario americano, per molti anni senatore al Congresso degli Stati Uniti. 

di Ron Paul

Durante lo scorso fine settimana, il capo del comando centrale degli Stati Uniti (CENTCOM), generale Michael Kurilla, è arrivato in Israele per “coordinarsi” con l’esercito israeliano e pianificare un attacco militare contro l’Iran. Pensateci per un momento: uno degli ufficiali di più alto grado dell’esercito americano sta pianificando una guerra in un paese straniero contro un altro paese straniero che sarà alimentata da armi americane, intelligence americana e dollari dei contribuenti americani.

Quel paese straniero – l’Iran – ha attaccato gli Stati Uniti o minacciato gli americani? No, non è stato così. Cosa ha fatto l’Iran per garantire che un comandante del CENTCOM mettesse in gioco il peso dell’esercito americano per pianificare una guerra – forse la Terza Guerra Mondiale? Ha reagito agli attacchi aerei israeliani, inclusa l’assassinio di un leader di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran.

È stato l’attacco missilistico israeliano a Teheran – un evento senza precedenti – a innescare questa catena di escalation, ma pochi lo saprebbero dalla copertura mediatica. Questa febbre della guerra tra Israele e Iran non solo non ha nulla a che fare con noi, ma il nostro crescente coinvolgimento danneggia di fatto i nostri interessi nazionali nella regione.

Israele, bombardare gli impianti nucleati dell’Iran a Fordow e Natanz sarebbe un errore

Dopo tre anni di guerra per procura, mortale e inutile, contro la Russia in Ucraina, l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è un’altra guerra in Medio Oriente, soprattutto contro l’Iran. Ma non fate errori, la guerra è ciò che stiamo ottenendo. Questa amministrazione si è persino offerta di “risarcire” Israele con ancora più armi e sostegno diplomatico se avesse colpito obiettivi scelti dagli Stati Uniti ed evitandone altri in Iran.

Immaginate se la Cina inviasse funzionari militari in Iran pagando Teheran per assicurarsi che alcuni obiettivi statunitensi siano colpiti e altri evitati. La considereremmo la guerra dell’Iran contro di noi, o la guerra della Cina contro di noi? Entrambe?

Il Congresso ha dichiarato guerra all’Iran o addirittura ha autorizzato la guerra? NO.

Questa amministrazione ci ha spiegato perché gli americani che soffrono dopo il catastrofico uragano Helene sono stati lasciati soli perché dobbiamo spendere miliardi in una guerra che non è affar nostro? NO. I neoconservatori desiderano questa guerra da decenni, e per loro l’America è sempre l’ultima.

Questa guerra ci renderà meno liberi, meno sicuri e molto più poveri. Non ci sarà alcun vantaggio, solo svantaggi.

L’amministrazione Biden/Harris darà il via libera a Israele per l’eliminazione della produzione petrolifera iraniana e di altri impianti energetici? Ciò significherebbe che l’americano medio, che già soffre di un’inflazione elevata e di una recessione economica, pagherebbe ordini di grandezza più alti non solo per la benzina, ma per tutto. Consideriamo il costo delle spedizioni e dei trasporti su strada e ogni aspetto della nostra vita che dipende dai prezzi mondiali dell’energia. Sarebbe una calamità economica per gli americani a beneficio di un paese straniero. Questo è ciò che chiamano patriottismo?

Stiamo camminando come sonnambuli verso una guerra catastrofica, cullati dalla propaganda mediatica senza sosta. Altri miliardi verranno drenati dalla nostra economia e molte più vite innocenti andranno perse in questa follia. Quasi un quarto di secolo dopo non abbiamo ancora imparato la lezione dell’11 settembre.

Quando andiamo all’estero a provocare caos e distruzione contro popolazioni straniere che non ci hanno fatto del male, creiamo nemici che cercheranno vendetta. Facciamo del male a noi stessi. E rischiamo i contraccolpi. Il momento di opporsi a questa guerra imminente è ORA!

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