Veneziani: “Perché ho detto no a Meloni: è troppo allineata”

INTERVISTA all'intellettuale che avrebbe dovuto essere al posto di Giuli. "Grande delusione per questa destra, traditi tutti i nostri valori". "Un governo continuista, suddito di atlantismi e poteri forti".

L’intervista a Marcello Veneziani pubblicata oggi da Il Fatto Quotidiano offre una visione critica sul governo attuale e sul suo posizionamento politico. Veneziani, noto intellettuale di destra, esprime il suo dissenso nei confronti delle politiche del governo di Giorgia Meloni, sottolineando una mancanza di cambiamento significativo rispetto ai predecessori e un’eccessivo allineamento ai poteri forti e all’atlantismo. Ecco una sintesi dettagliata dei punti salienti dell’intervista:

1. Rifiuto di partecipare al Governo

Veneziani ha declinato ogni possibilità di partecipazione attiva nel governo Meloni, preferendo mantenere la sua indipendenza intellettuale. Spiega che un coinvolgimento diretto avrebbe significato una vita personale e professionale sotto attacco, vista la natura “continuista” del governo che non si distacca significativamente dal precedente, soprattutto in termini di politica estera e interna.

2. Critica della politica estera

Veneziani nell’intervista al Fatto ha criticato la politica estera del governo, descrivendola come eccessivamente allineata agli interessi americani e ai poteri atlantisti, senza una vera autonomia nelle decisioni, citando come esempi negativi il modo in cui sono state gestite le relazioni con Israele e la Palestina rispetto a precedenti amministrazioni italiane.

3. Disillusione politica e sociale

L’intellettuale ha espresso un forte disappunto per il modo in cui il governo ha gestito le questioni interne, rimproverando una certa ossequiosità nei confronti dei poteri forti e una mancanza di audacia nel cambiare le realtà socio-politiche italiane. La sua visione è quella di un governo che avrebbe dovuto incarnare i valori tradizionali della destra, cosa che secondo lui non è avvenuta.

4. Percezione di debolezza

Veneziani interpreta l’attuale leadership come debole, criticando la premier Meloni per aver trascinato a Palazzo Chigi la sua famiglia e gli amici più stretti, interpretando il fenomeno come un segno di insicurezza. Questo atteggiamento, secondo lui, dimostra la fragilità del governo di fronte alle sfide politiche e sociali.

5. Solitudine intellettuale

Veneziani descrive la sua posizione come una scelta di solitudine volontaria, sostenendo che l’intellettuale dovrebbe mantenere una certa distanza critica dal potere per preservare la propria integrità e indipendenza di pensiero. Cita David Hume per rafforzare il suo punto di vista sulla necessità di un’analisi imparziale e distaccata.

In conclusione, l’intervista rivela un profondo scetticismo di Veneziani nei confronti del governo attuale e una critica acuta verso la mancanza di innovazione politica e l’adeguamento ai poteri dominanti, con una chiusura chiara sul suo disinteresse a compromettere la propria libertà intellettuale per un ruolo governativo.

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