L’attività economica in Italia “ha rallentato rispetto ai primi sei mesi dell’anno, segnando un risultato peggiore rispetto ai principali partner europei e alla media dell’area euro”, scrive l’Istat. Nella media del terzo trimestre, la produzione ha mostrato un calo dello 0,6% rispetto ai tre mesi precedenti.In particolare, la variazione congiunturale della produzione di beni intermedi e strumentali nel terzo trimestre è rimasta negativa (-2% e -1,1%) nonostante l’incremento di settembre. Nello stesso periodo, la produzione di beni di consumo ha registrato una flessione dell’1%. A settembre le flessioni maggiori si rilevano nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-15,4%), effetto della nota crisi dell’industria dell’auto, seguita dalle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-10,7%) e dalla fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,1%).

A ottobre, poi, è peggiorato il clima di fiducia delle famiglie, con un deterioramento delle opinioni sulla situazione economica generale e su quella futura. In calo anche il sentiment delle imprese, in particolare nella manifattura e nei servizi di mercato. “Il clima di fiducia delle imprese a ottobre raggiunge il valore minimo da aprile 2021, come sintesi di un aumento nel settore delle costruzioni e delle vendite al dettaglio e del forte calo nel settore dei servizi di mercato, soprattutto nel comparto del trasporto e magazzinaggio”, rileva Istat.

Fonte: Il Fatto Quotidiano