Pubblichiamo una copia del “manifesto” di Luigi Mangione, accusato di omicidio per l’uccisione del CEO di UnitedHealthcare Brian Thompson il 4 dicembre.
I principali organi di informazione sono in possesso del documento, ma si sono rifiutati di pubblicarlo eccettuato qualche stralcio.
Ecco il testo integrale del “manifesto”:
“Ai federali, sarò breve, perché rispetto ciò che fate per il nostro Paese. Per risparmiarvi una lunga indagine, dichiaro chiaramente che non stavo lavorando con nessuno. È stato abbastanza banale: un po’ di ingegneria sociale elementare, CAD di base, molta pazienza. Il quaderno a spirale, se presente, ha alcune note sparse e liste di cose da fare che ne illuminano il succo. La mia tecnologia è piuttosto bloccata perché lavoro in ingegneria, quindi probabilmente non ci sono molte informazioni. Mi scuso per qualsiasi conflitto o trauma, ma andava fatto. Francamente, questi parassiti se l’erano semplicemente cercata. Un promemoria: gli Stati Uniti hanno il sistema sanitario più costoso al mondo, eppure siamo più o meno al 42° posto per aspettativa di vita. United è la [indecifrabile] più grande azienda negli Stati Uniti per capitalizzazione di mercato, dietro solo ad Apple, Google, Walmart. È cresciuta e cresciuta, ma per quanto riguarda la nostra aspettativa di vita? No, la realtà è che questi [indecifrabile] sono semplicemente diventati troppo potenti e continuano ad abusare del nostro paese per immensi profitti perché il pubblico americano ha permesso loro di farla franca. Ovviamente il problema è più complesso, ma non ho spazio e, francamente, non pretendo di essere la persona più qualificata per esporre l’argomento completo. Ma molti hanno messo in luce la corruzione e l’avidità (ad esempio: Rosenthal, Moore), decenni fa e i problemi semplicemente rimangono. Non è una questione di consapevolezza a questo punto, ma chiaramente di giochi di potere in atto. Evidentemente sono il primo ad affrontarlo con una tale brutale onestà”.
Mangione, l’assassino che simbolizza la rivolta contro il sistema sanitario
Secondo Reuters, nei giorni successivi all’accusa di omicidio di Luigi Mangione per aver sparato a un dirigente di un’assicurazione sanitaria, più di mille donazioni sono state versate in una raccolta fondi online per la sua difesa legale, con messaggi di supporto e persino di celebrazione del crimine.
A New York, sui muri sono comparsi manifesti “ricercato” con i volti dei CEO. I siti web vendono prodotti di Mangione, tra cui cappelli e T-shirt con la scritta “CEO Hunter” stampata su un bersaglio. E sui social media ci sono migliaia di post a suo favore.
Mangione è stato accusato di omicidio per l’uccisione del CEO di UnitedHealthcare Brian Thompson, padre di due figli, in una sparatoria il 4 dicembre fuori da un hotel di Manhattan prima di una conferenza di settore, dando il via a una caccia all’uomo durata cinque giorni per l’aggressore mascherato.
Il crimine di cui è accusato è stato ampiamente condannato, ma il ventiseienne istruito nella Ivy League (le migliori università americane) molto fotogenico, è diventato un inquietante mix tra un eroe popolare e una celebrità online in certi circoli. Dopo il suo arresto, avvenuto lunedì scorso, i sostegni a Mangione non hanno fatto che aumentare.
Mangione, giustiziere dell’era della «disruption»