Poco dopo il giuramento di oggi a mezzogiorno, il presidente Trump ha in programma di revocare le autorizzazioni di sicurezza di 51 ex funzionari dell’intelligence che hanno firmato una lettera nel 2020 in cui affermavano che le e-mail dal portatile di Hunter Biden contenevano “i classici segni distintivi di un’operazione di disinformazione russa”.
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Il rumor a Washington è che nel suo primo giorno al comando, Trump firmerà circa 200 executive orders di vario genere.
Si prevede che i primi atti, oggi stesso, includano la dichiarazione di emergenza al confine tra Stati Uniti e Messico, la grazia ai partecipanti all’attacco a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, una sospensione del divieto già imposto a TikTok e ordini esecutivi per aumentare lo sviluppo dei combustibili fossili e ridurre le protezioni del servizio civile per i dipendenti federali.
Gli executive orders sulle autorizzazioni di sicurezza è un segnale del primo giorno che Trump ha in programma di usare i suoi formidabili strumenti di potere che derivano dall’essere alla Casa Binaca nella sua guerra con quello che chiama “l’apparato di intelligence”, che viene incolpato della “bufala della collusione con la Russia”.
“Le minacce hanno denti veri”, dichiara una fonte del team di transizione.
Durante i 75 giorni del passaggio dei poteri che ha affiancato il team di Trump a quello dell’uscente Biden, il nuovo presidente si è concentrato molto sulla preparazione di un’ondata di atti esecutivi fin dal primo giorno, per essere coerente con la storia “promesse fatte, promesse mantenute” e ciò prima ancora che lui abbia trascorso 24 ore nello Studio Ovale.
“Agirò con velocità e forza storiche e risolverò ogni singola crisi che il nostro Paese sta affrontando”, ha detto Trump ieri al Make America Great Again Victory Rally alla Capital One Arena di Washington.