La società californiana, “espulsa” nel 2010 per aver violato la censura del paese asiatico, ha investito in una società specializzata in intelligenza artificiale.
Dopo cinque anni di assenza da uno dei più fiorenti mercato hi-tech al mondo, Google torna in Cina. E lo fa investendo in Mobvoi, startup cinese specializzata in Intelligenza Artificiale (AI) valutata 300 milioni di dollari.
Quello in Mobvoi è il primo investimento diretto fatto dalla società di Mountain View, dopo che i servizi del gruppo erano stati “spenti” per aver violato la censura del paese nel 2010 in seguito a un cyberattacco.
Con la mossa odierna, il gruppo – dicono gli esperti – mette un piede nel più fiorente mercato della telefonia al mondo con il primo investimento strategico nel paese da cinque anni.
Mobvoi ha finora raccolto $ 75 milioni da finanziatori tra cui Sequoia Capital e ZhenFund. Secondo quanto comunicato dal gruppo, i nuovi fondi arrivati da Google verranno utilizzati per per assumere talenti provenienti da tutto il mondo e continuare a perfezionare i suoi servizi software.
Questo articolo è stato pubblicato originariamente su Bloomberg