«Abbiamo 35 nuovi missili balistici». Dispacci di Interfax dopo un meeting con i vertici della Difesa. Primi dati dell’intervento in Siria: “Inflitti danni seri all’Isis”.
Nuovi armamenti per equipaggiare tutti i componenti dell’arsenale nucleare russo. Il presidente della Russia, Vladimir Putin, è stato chiaro incontrando i vertici della Difesa del suo Paese. Secondo quanto riporta l’agenzia Interfax, avrebbe affermato: “Come previsto dai nostri piani, dobbiamo equipaggiare tutti i componenti della ‘triade nucleare’ con nuovi armamenti”. “Un’attenzione particolare”, dunque, deve essere prestata “al rafforzamento del potenziale bellico delle forze strategiche nucleari” per dotare Marina, Aviazione ed Esercito.
Oltre il 95% dei sistemi di lancio delle armi nucleari russe è pronto al combattimento. Lo ha detto il ministro della Difesa Serghiei Shoighu subito dopo l’annuncio di Putin. «Le forze armate russe – ha aggiunto – hanno ricevuto quest’anno 35 nuovi missili balistici nucleari».
Putin ha anche rivelato che i raid dell’aviazione e della marina russe in Siria contro l’Isis hanno portato a un “cambiamento di qualità” della situazione. Cioè l’intervento è riuscito a infliggere seri danni allo Stato islamico sul territorio. “Non darò le cifre esatte ora”, avrebbe detto “perché a questo provvederà il ministro della Difesa nel suo rapporto, ma dirò il fatto principale: l’uso combinato delle forze aeree e navali, l’impiego dei più moderni e precisi sistemi d’arma ci ha consentito di infliggere duri colpi alle infrastrutture dei terroristi e ha seriamente cambiato la situazione nel paese.
Ai suoi uomini della Difesa Putin ha anche raccomandato, anzi ordinato di “agire il più duramente possibile, qualsiasi obiettivo che minaccia le forse russe in Siria va distrutto immediatamente”.
Infine, il leader russo ha chiesto ai suoi uomini di “cooperare con Israele e la coalizione a guida Usa” per assicurare “la sicurezza dei voli sui cieli della Siria”.