Draghi parla a Bologna di crediti deteriorati, profitti delle banche e di shock strutturali

“Creare le condizioni per un rapido smaltimento dei prestiti deteriorati deve essere parte delle misure di politica economica volte a ripristinare condizioni favorevoli all’ accumulazione”. Lo ha detto …

“Creare le condizioni per un rapido smaltimento dei prestiti deteriorati deve essere parte delle misure di politica economica volte a ripristinare condizioni favorevoli all’ accumulazione”. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, senza fare cenno alla ristrutturazione delle 4 banche italiane, intervenendo al Mast di Bologna al convegno organizzato da Prometeia per i suoi 40 anni nella consulenza specialistica. La politica monetaria della Bce, da sola, non è sufficiente ad assicurare il rilancio dell’Eurozona, ha detto Draghi, esortando i governi nazionali alle riforme strutturali.
Draghi a Bologna, 40 anni Prometeia
“Al termine di una crisi durata otto anni l’economia europea sembra finalmente reggersi su basi più salde. La ripresa è ora sospinta dalla domanda interna piuttosto che dalle esportazioni; ha mostrato di saper resistere al recente rallentamento del commercio mondiale”, ha detto il presidente della Bce. “A ciò la politica monetaria – ha detto Draghi – ha dato un impulso decisivo. Gli strumenti messi in campo dal giugno del 2014, in particolare il programma di acquisto di attività di titoli privati e pubblici avviato nel settembre dello scorso anno e ampliato nel gennaio di quest’anno, stanno determinando gli effetti voluti. Dopo la ricalibrazione dei nostri strumenti attuata questo mese dal Consiglio direttivo, ci attendiamo che l’inflazione raggiunga il nostro obiettivo senza indebiti ritardi”.
“Se dovremo intensificare l’utilizzo dei nostri strumenti, lo faremo
“Come ho avuto modo di dire in occasione dell’ultima riunione del Consiglio e anche più recentemente non c’è dubbio che, se dovessimo intensificare l’utilizzo dei nostri strumenti per raggiungere il nostro obbiettivo di stabilità dei prezzi, lo faremo”, ha detto il presidente della Bce. “Ma gli shocks che hanno colpito la nostra economia dal 2008 non hanno avuto natura meramente ciclica, bensì anche strutturale – ha detto Draghi – In questo contesto, la politica monetaria può assicurare la stabilità dei prezzi, ma da sola non puo’ rendere durevolmente prospera un’economia. E’ quindi essenziale intervenire sia sulla domanda, sia sull’offerta e agire in modo coerente su tutti i fronti, per consolidare l’inversione del ciclo e creare allo stesso tempo le condizioni per una solida e duratura ripresa”.
“Sulle riforme in molti paesi sembra prevalga l’esitazione”
“Quando si tratta di dare concretezza all’agenda riformatrice, sembra che in molti paesi dell’eurozona prevalga più l’esitazione che la determinazione”, ha detto il presidente della Bce Mario Draghi intervenendo a Bologna al convegno per i 40 anni di Prometeia. “E certamente occorre ricordare – ha aggiunto Draghi – come i cambiamenti necessari siano di portata tale da non poter essere attuati senza un vasto consenso. Ma occorre anche ricordare come il ritardo nell’attuazione delle importanti riforme strutturali, che rendono un paese più ricco e più capace di affrontare le sfide di oggi, puo’ avere talvolta spiegazioni politiche, mai economiche”.
“Da nostre misure impatto nullo su redditività banche”
“Le nostre misure, specialmente le operazioni mirate di rifinanziamento a piu’ lungo termine, riducendo i costi di provvista per nuovi prestiti, hanno incoraggiato le banche a riavviare il credito. L’accresciuta concorrenza sui mercati ha compresso i tassi, sospingendo il credito e migliorando il quadro macroeconomico. Siamo cosi’ riusciti a invertire il circolo vizioso”, ha dichiarato Draghi. “Queste misure – ha aggiunto Draghi – non hanno danneggiato le banche. Tutt’altro. Sebbene talvolta possano aver portato a una contrazione del margine di interesse, le nostre misure hanno anche determinato guadagni in conto capitale dal lato dell’attivo delle banche, volumi e qualita’ del credito più elevati. Considerando tutti questi effetti – ha concluso – lo staff della Bce stima che l’impatto delle nostre misure sulla profittabilità del settore bancario sia stato sostanzialmente nullo per l’area dell’euro nel suo complesso”.
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1 commento

  1.   

    Ho letto che sta per scoppiare la bolla dei derivati. Volendo saperne di più ho scoperto questo
    Derivati: le banche li sottoscrivono e i contribuenti pagano il conto
    Un articolo della Legge di stabilità prevede novità nelle attività in contratti derivati tra le banche e il ministero dell’Economia. Quali saranno le possibili conseguenze? Il rischio di credito in derivati con l’Italia sparisce dai bilanci delle banche e ricompare nei bilanci dei contribuenti.
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/27/derivati-banche-li-sottoscrivono-i-contribuenti-pagano-conto/1237202/