Spaccatura nel partito Repubblicano, Trump e Carson forse candidati indipendenti

Ma la presenza di un terzo partito nella campagna elettorale per la Casa Bianca comporterebbe l’automatica vittoria di Hillary Clinton. Come Ross Perot che nel 1992 fece vincere …

Ma la presenza di un terzo partito nella campagna elettorale per la Casa Bianca comporterebbe l’automatica vittoria di Hillary Clinton. Come Ross Perot che nel 1992 fece vincere i democratici.

Per le presidenziali americane del 2016 di fronte alla prospettiva di una Convention “spaccata” del partito Repubblicano, i due sostengono che l’ostracismo che viene apertamente manifestato nei loro confronti viola il patto di neutralita’ che hanno ambedue firmato. Per questo motivo Donald Trump (primo nei sondaggi nazionali con il 38% dei voti) e Ben Carson potrebbero decidere di fare la loro campagna elettorale per la corsa alla Casa Bianca come indipendenti. La tesi di fondo e’ che Trump e Carson potrebbero non ricevere la nomination ufficiale dal partito Repubblicano anche se durante le primarie ottenessero il numero sufficiente di delegati.

La voce ha preso ancor piu’ consistenza negli ultimi giorni, dopo una cena di 20 dei maggiorenti del partito Repubblicano, organizzata dal Chairman del Republican National Committee Reince Priebus. Secondo il Washington Post e’ stata discussa la possibilita’ di una spaccatura formale alla Convention repubblicana. L’establishment del partito teme che una nomination di Trump faccia perdere ai repubblicani l’elezione generale del novembre 2016 a favore di Hillary Clinton, per via delle posizioni troppo estreme espresse dal miliardario sui musulmani e gli emigranti non condivise dalla maggioranza degli americani. D’altro canto nel passato il caso di Ross Perot parla chiaro: il miliardario fece la campagna elettorale nel 1992 come indipendente, raccolse il 19% dei voti ma la candidatura formale di un terzo partito indipendente penalizzo’ George W. H. Bush, che non fu rieletto presidente, e  favori’ invece democratici permettendo l’elezione alla Casa Bianca di Bill Clinton. La storia si ripete?

Tutti lo criticano per le sue proposte, ma Donald Trump piace sempre di più agli elettori repubblicani Usa e non e’ mai stato cosi’ forte: secondo un sondaggio Abc e Washington Post – pubblicato nel giorno dell’ ultimo dibattito del 2015 tra i candidati della destra per la Casa Bianca – il re del mattone newyorchese ha aumentato il suo vantaggio sui rivali del Grand Old Party (Gop) arrivando al 38% dei consensi, mentre Ted Cruz e’ al secondo posto con il 15%. Il 68% dei sui fan, secondo i sondaggi, seguirebbe Trump anche se si presentasse come candidato indipendente mollando i repubblicani.

 

 

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