“Chi ha truffato dovrà pagare e chi è stato truffato sarà risarcito”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi, riferendosi al caso delle banche salvate. “Sono molto contento che il governo abbia firmato il dl – ha aggiunto -, stiamo parlando del salvataggio di un milione di correntisti e di 7.200 stipendi non pagati”. E ancora: “Qualche migliaio di persone accederà a un arbitrato. Si vedrà se hanno diritto a riprendere i soldi, come auspico”. Il premier, intervistato a Porta a Porta, ha ribadito quanto detto domenica nell’ultima giornata della Leopolda: “L’Italia sta ripartendo e il nostro sistema bancario è solido più di quello tedesco”. Renzi ha sostenuto che “queste regole sono europee: i risparmiatori sono salvati e gli investitori, se ci sarà come talvolta è accaduto una truffa, dovranno essere risarciti”.
E il presidente del Consiglio ha continuato a confermare che il salvataggio delle banche “non viene fatto con i denari pubblici, è fatto con il denaro delle banche . Se avessimo fatto l’operazione rischiando la procedura degli aiuti di Stato immediatamente l’Europa avrebbe potuto chiedere talmente tante riserve da far saltare in aria tutto. I clienti di quelle banche invece devono sapere che sono solide. Le banche saranno vendute e ci saranno altri azionisti”.
“Azzerato cda con Boschi, no favoritismi” – “Abbiamo mandato a casa l’intero cda in cui c’era il padre di Boschi; il cda è stato sanzionato e il padre di Boschi ha pagato una sanzione. La legge è uguale per tutti, è finito il tempo delle leggi ad personam”, ha spiegato Renzi respingendo le accuse di conflitti di interessi del ministro Boschi su questa vicenda.
“Mozioni di sfiducia? Autogol per chi le presenta” – “Credo che sarà un autogol per loro, ma non lo dico perché devo difendere un membro del governo”. “Arbitri risarcimento? Li scelga Parlamento” – “Il Parlamento deciderà chi saranno gli arbitri. Io credo che non abbia senso chiamare il collegio arbitrale di Consob, essendo anche la Consob chiamata in causa da alcune parti politiche”, ha poi aggiunto il premier.
“Non sono fatto per vivacchiare, piuttosto vado a casa” – “Non ci sono molti uguali di esperienze nate dal basso, come la Leopolda, fino al governo. Io non sono fatto per vivacchiare: o si fanno le cose – ha spiegato – o vado a casa”.
“Titoli bufala? Posso arrabbiarmi o è attentato a informazione?” – “Se uno mi dice che gli 80 euro sono una bufala posso avere il diritto di arrabbiarmi o è attentato a libertà di informazione dire che quel titolo era fasullo? Loro possono criticare e io no?”, ha spiegato Renzi a proposito della classifica fatta alla Leopolda sui titoli dei giornali.
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“Domani presenteremo, tutto il Centrodestra unito, alla Camera come al Senato, una mozione di sfiducia contro il governo”. Lo ha annunciato Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera. “Boschi è solo una figlia di questo governo, una figlia in conflitto di interessi, ma chi ha i più grandi conflitti di interessi è il presidente Renzi”, ha spiegato Brunetta riferendosi alle polemiche sul decreto “Salva banche”.
Leggi anche: Crack banche, mozione di sfiducia e richiesta dimissioni per Maria Elena Boschi
Brunetta ha attaccato direttamente il premier: “Primo perché è abusivo, non ha mai vinto le elezioni, ha solo vinto delle primarie taroccate; secondo perché si basa su maggioranze frutto della compravendita politica di parlamentari. Inaccettabile. La mozione di sfiducia del centrodestra unito, alla Camera come al Senato, sarà al governo”.
M5S: mozione sfiducia Boschi anche in Senato
“Il M5S presenta la mozione di sfiducia nei confronti di Maria Elena Boschi anche al Senato, dopo averla già depositata alla Camera, pur nella convinzione che, in realtà, il ministro dovrebbe dimostrare un minimo di rispetto nei confronti degli oltre 10mila risparmiatori truffati e fare un passo indietro dimettendosi”. Così una nota dei Cinque Stelle.
Cravatte davanti a una sede della Banca Etruria
Banche, Padoan: “Rimborsi? E’ presto” “Piena fiducia a Bankitalia e Consob”
Il ministro dell’Economia difende la collega Maria Elena Boschi: “Uscirà alla grande, non ha nulla da nascondere”
“E’ ancora presto per parlare di soglia. Stiamo attivando un meccanismo di arbitrato”. Così il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan risponde sui rimborsi ai risparmiatori coinvolti nel caso delle obbligazioni subordinate. Per quanto riguarda la vigilanza agli istituti coinvolti il ministro conferma la “piena fiducia a Bankitalia e Consob”. Padoan difende anche la collega Maria Elena Boschi: “Uscirà alla grande, non ha nulla da nascondere”. Banche, Padoan: “E’ presto per i rimborsi” di Laura Berlinguer “Il governo prenderà altre misure per velocizzare lo smaltimento delle sofferenze delle banche”, ha aggiunto Padoan a Radio Anch’io ribadendo che “il sistema bancario italiano resta forte e solido” e che il suo stato di saluto “in futuro sarà ancora migliore”. In merito agli istituti salvati, il ministro ha ribadito: “Il governo sta facendo tutto il possibile per salvare un milione di clienti, un miliardo di depositi e per rimettere in carreggiata le quattro banche e salvare 6mila posti di lavori”.
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Consuelo
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http://www.affaritaliani.it/economia/banca-etruria-il-pm-che-indaga-consulente-del-governo-renzi-397975.html
zorrax
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L’italiano medio per classe sociale e per età , sta iniziando a capire che la sinistra di una volta, opposizione dei governi pilotati da chi deteneva il potere economico, non esiste più. Ha usurpato la bandiera rossa solo per servirsi di popolarità , ma gli intenti di questa sinistra sono molto poco dediti all’interesse comune e molto piu rivolti al vantaggio personale di pochi leader, che sanno vendere fumo molto bene!