Nella conferenza di fine anno il leader di Mosca accusa Ankara: “Voleva dimostrare all’America di essere un partner affidabile”. E sull’Ucraina vuole rispettare gli accordi
Abbattendo un bombardiere russo nella zona di confine tra Turchia e Siria forse Ankara voleva fare cosa gradita agli Usa: lo ha dichiarato Vladimir Putin nella sua conferenza stampa annuale. “Lei mi ha chiesto: è possibile che una terza parte sia coinvolta (nell’abbattimento del jet russo)? Capisco la sua allusione. Noi non lo sappiamo. Ma se qualcuno nella leadership turca ha deciso di compiacere gli americani, io non so se cosa hanno fatto è giusto o no”, ha detto il leader di Mosca, rispondendo a un reporter turco. “Io – ha proseguito – non so assolutamente se gli americani hanno bisogno di questo o no”.
Però “riteniamo che le azioni delle autorità turche riguardo il nostro aereo abbattuto non siano stati un atto di inimicizia: sono stato un atto ostile”, ha tuonato il capo del Cremlino, che poi si è spinto a spiegare: “forse le autorità turche hanno deciso di mostrare a Usa e Ue che sono un partner affidabile”. Di qui la sua valutazione: “Non vedo alcuna possibilità di appianare le relazioni con la Turchia”, aggiungendo che è “virtualmente impossibile si possa trovare un terremo comune con l’attuale leadership turca”.
E lancia un avvertimento chiaro: la Russia ha rafforzato la sua presenza in Siria e schierato nel Paese sistemi di difesa aerea S-400. “Se prima l’aviazione turca violava lo spazio aereo in Siria, provino a volare ora nello spazio aereo siriano…”. Non prima di attaccare Erdogan, dicendo che Kemal Ataturk, il padre della moderna Turchia, “si rivolterebbe nella tomba” vedendo “il processo di islamizzazione” in corso nel suo Paese. “Credo che l’attuale leadership in Turchia abbia bisogno di mostrare agli americani e agli europei che sta islamizzando il Paese ma in modo buono. Parafrasando Reagan, siamo islamisti ma siamo i vostri islamisti”, ha detto ancora il capo del Cremlino.
Nessun problema con gli Usa
La Russia, però, appoggia l’iniziativa americana per una risoluzione sulla Siria da portare in Consiglio di Sicurezza Onu, “ma questa deve essere accettabile anche per la leadership siriana”, ha dichiarato ancora Vladimir Putin durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno. Gli Stati Uniti stanno lavorando ad un testo di risoluzione che mira a bloccare i canali di finanziamento dell’Isis. “Con un bozza di risoluzione è venuto a Mosca il segretario di Stato John Kerry” nei giorni scorsi, ha affermato Putin, “noi appoggiamo questa iniziativa”. Rispondendo ad una domanda sul futuro del presidente siriano Bashar al Assad, il leader del Cremlino ha ribadito che “la Russia non accetterà mai che qualcuno dall’esterno possa dire chi deve governare e quando” in Siria. Per una soluzione alla crisi siriana, secondo Putin, “forse serviranno anno, ma tutte le parti devono fare concessioni”.
Ucraina, rispetteremo gli accordi di Minsk
“La Russia vuole rispettare gli accordi di Minsk ma bisogna anche vedere cosa c’è scritto negli accordi” sull’Ucraina. Così il presidente Vladimir Putin durante la conferenza stampa a Mosca. Il leader russo ha definito come una “manipolazione” le azioni dell’Ucraina per applicare gli accordi di Minsk. Questo perché “la Russia non vuole un’escalation del conflitto in Ucraina, ma la situazione non può essere risolta con l’eliminazione delle persone nel Donbas”.
Mosca fuori dalla crisi, ma occhio al prezzo del petrolio
Ha parlato anche economia, Putin, sostenendo che il suo paese ha superato il picco della crisi. “Le statistiche – ha detto ai giornalisti – dimostrano che l’economia russa nel complesso ha superato la crisi. Il picco della crisi, in ogni caso”. Il presidente ha aggiunto che l’economia del paese ha mostrato segni di stabilità dal secondo trimestre del 2015.
Ma ha annunciato anche che l’Esecutivo di Mosca deve essere pronto per qualsiasi sviluppo della situazione dopo la volatilità dei prezzi del petrolio. “Il governo, naturalmente, si sta preparando per scenari per tutti gli scenari”. Secondo Putin, “la volatilità è molto grande, noi non ci affretteremo a ricontare e correggere il bilancio dal momento che porta a diminuire il volume dei finanziamenti sia della sfera sociale che del settore reale”.
peter pan
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Vlad, l’impalatore, abitava vicino alle colombine turche e ora Putin con la sua frase li ha offesi terribilmente. Ma come, da impalatori a leccatori…. ma, per me c’è un errore di traduzione…. come sempre i turchi impalano, non leccano!!!! Però stavolta hanno trovato uno che ha le mutande foderate di tolla….
Ciao Consuelo, ahahahah!!!!!
PS Buongiorno a tutti, oggi si pranza gratis!!!!!
Consuelo
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non so se qualcuno nel governo turco abbia deciso di leccare gli americani in un certo posto, ma se l’ha fatto non è molto intelligente.”
Espressione un po’ forte, ma rende bene l’idea