Giornata no per il comparto bancario, che è fra i peggiori oggi alla borsa di Milano, risentendo delle fibrillazioni dei mercati internazionali.
Fra le peggiori oggi si distingue Unicredit, che lascia sul parterre il 3,61%, anche a causa di un downgrade di JP Morgan a neutral da underwight- Anche il Target Price ha ricevuto una sforbiciata a 4,9 euro da 6,1 euro.
Fra le altre banche fa male MPS con un calo del 3,34%, assieme a Banca Mediolanum che cede il 2,84%.
Wall Street avvia le contrattazioni in pesante calo, in linea con la performance delle altre borse mondiali, a causa delle tensioni geopolitiche, che colpiscono il Medioriente ed ora anche la Corea del Nord.
Sono tornate a pesare oggi anche motivazioni di carattere economico, specie i guai finanziari della Cina, nonostante Pechino stia tentando di porre un freno alla speculazione,
L’agenda macroeconomica oggi è molto ricca, ma il rapporto di ADP sull’occupazione nel settore privato, che rappresenta un indicatore chiave sullo stato del mercato del lavoro, non è riuscito a risollevare il mercato, pur risultando migliore delle attese. Bene anche la bilancia commerciale, che ha visto ridursi il deficit, ma anche l’export.
Nel pomeriggio, in calendario anche il dato sulla bilancia commerciale, il PMI dei servizi, gli ordini all’industria e l’ISM non manifatturiero.
L’indice Dow Jones evidenzia una flessione dell’1,32% in avvio, mentre l’Indice S&P-500 perde l’1,24%, aprendo la seduta a 1.992 punti. In ribasso il Nasdaq 100 (-1,18%).
Risultato negativo a Wall Street per tutti i settori dell’S&P 500. Tra i più negativi della lista dell’S&P 500, troviamo i comparti Energia (-2,37%), Telecomunicazioni (-2,12%) e Materie prime (-1,99%).
In questa pessima giornata per la Borsa di New York, nessuna Blue Chip ha messo a segno una performance positiva.
Le peggiori performance sono per i petroliferi, come Chevron, che cede il 2,79%, in scia alla caduta del prezzo del petrolio.
Vendite a piene mani su Caterpillar, che soffre un decremento del 2,10%.
Pessima performance per JP Morgan, che registra un ribasso del 2,02%.
Scivola Goldman Sachs, con un netto svantaggio dell’1,96%. (Teleborsa)