Secondo l’imprenditore visionario Elon Musk lasciare un essere umano alla guida di “un’arma mortale” come un’auto o una motocicletta è quanto di più stupido ci possa essere. Dal momento che una delle principali cause degli incidenti, anche mortali, sulla strada è proprio l’errore umano.
È per questo che la sua casa di auto elettriche Tesla è tra quelle che sta investendo più soldi nei progetti di guida autonoma. Anche i più recenti modelli di vetture hi-tech del gruppo californiano, tuttavia, non sono sicuri al 100% e la guida è al massimo “accompagnata” dal sistema di comandi autonomo.
Le interfacce ultra tecnologiche di intelligenza artificiale e l’aiuto alla guida sono già una realtà ma prima che le automobili intelligenti o siano davvero in grado di guidare da sole e garantire la massima sicurezza, ci vorranno ancora anni. C’è chi dice all’incirca 10-15.
Detto questo, dal momento che le automobili diventano sempre più intelligenti e più sicure, alcuni membri del Congresso Usa vorrebbero che siano costruite per vietare la guida in stato di ebbrezza. In Italia la situazione è altrettanto critica. Le stime più recenti riportano che il 25% degli incidenti per i giovani compresi tra i 18 e i 24 anni sono attribuibili ad alcol.
Secondo le statistiche ISTAT, nel 2016 si sono verificati in Italia 175.791 incidenti stradali con lesioni a persone, che hanno provocato 3.283 vittime (morti entro il 30° giorno) e 249.175 feriti. Il numero di feriti gravi è aumentato a quota 17.354: ossia 5,3 feriti gravi per ogni vittima.
Per evitare che sia permessa, i Senatori Tom Udall (Democratico) e Rick Scott (Repubblicano) hanno introdotto la scorsa settimana una proposta di legge che entro il 202 renderà obbligatorio per tutte le nuove auto e i nuovi camion l’installazione di sistemi di rilevamento – praticamente invisibili – dell’alcolemia.
Mai più alla guida ubriachi: stanziati $10 milioni per la ricerca
Il Reduce Impaired Driving for Everyone Act del 2019, chiamato RIDE Act, stanzierebbe anche 10 milioni di dollari per continuare la ricerca finanziata dal governo su nuovi sensori basati sull’alito e sul contatto, progettati per monitorare il livello di alcol nel sangue di un conducente in tempo reale, senza che il conducente faccia nulla. La misura metterebbe da parte altri 25 milioni di dollari per installare e testare la tecnologia nelle flotte di proprietà del governo.
Il disegno di legge ricorda la proposta della congresswoman Debbie Dingell, Democratica del Michigan. Udall è ossessionata dal dolore e dal caos provocato quotidianamente dagli incidenti d’auto, la cui colpa è la guida in stato di ebbrezza.
Sono errori umani che pagano caro in tanti, in quanto il trauma si ripercuote sulle famiglie per decenni. “Quando si incontrano le famiglie, e quando si vedono le devastazioni che questo provoca, è qualcosa che ti commuove davvero”, ha detto in un’intervista a NPR.
Durante gli anni novanta, quando Udall lavorava come procuratore generale dello Stato del New Mexico, le autorità si interrogavano per trovare un modo per ridurre gli incidenti legati alla guida in stato di ebbrezza. All’epoca questi incidenti erano i più frequenti di tutto il paese se calcolati in percentuale pro capite.
“Continuavamo a chiederci come potevamo uscirne”, ha ricordato.
La risposta, almeno in parte, è arrivata anni più tardi. E l’ha offerta la tecnologia. Il New Mexico è diventato uno dei primi stati a richiedere ai conducenti ubriachi condannati di usare un etilometro per poter mettere in moto un’auto. Altrimenti l’auto non parte. In futuro quella stessa l’auto, anziché lasciare a piedi il conducente, sarà in grado di azionarsi e guidare da sola.
La rivoluzione del mondo dei trasporti è solo agli inizi, ma promette di ridurre drasticamente i tassi di mortalità sulle strade.