Btp, guadagni eccezionali. Ma quanto durerà?

Il recente successo dei buoni del tesoro pluriennali italiani (+12%, molto più di Usa e Germania) si basa sulle aspettative di futuri tagli dei tassi di interesse. Il che potrebbe anche sollevare dubbi sulla sostenibilità di questo trend.

di Valerio Malvezzi

Nel corso del 2023 i mercati azionari hanno mostrato delle performance eccezionali, con listini europei e il FTSE MIB italiano che hanno raggiunto dei livelli nuovamente record.

Parallelamente si è verificato un notevole rally nei mercati obbligazionari, con particolare rilievo per i titoli di Stato italiani, i BTP. Gli investitori che hanno scelto i BTP hanno ottenuto un rendimento del 12% superiore a Bund tedeschi e Treasury statunitensi. Questo aumento dei prezzi dei buoni del tesoro pluriennali italiani riflette una percezione dei minori rischi legati all’Italia e segue una tendenza di rilassamento delle tensioni di mercato.

Il recente successo dei buoni del tesoro pluriennali italiani si basa su delle aspettative di futuri tagli dei tassi di interesse, il che potrebbe anche sollevare dei dubbi sulla sostenibilità di questo trend, specialmente considerando la riduzione del bilancio della Banca Centrale Europea e la riduzione delle incertezze legate a politiche monetarie future che non vanno affatto date per scontate.

Tuttavia, il vero spettacolo potrebbe iniziare quando le luci si abbasseranno sulle aspettative di tagli dei tassi e il sipario si alzerà sulle incertezze delle politiche monetarie. Resta allora da vedere se il successo dei buoni del tesoro pluriennale sarà davvero una operazione sostenibile di lungo periodo oppure una fugace apparizione presto destinata ad essere oscurata dalle tenebre.

Ebbene la questione vera è che purtroppo continuiamo a parlare di finanza per la finanza e la cosa interessante è capire che in realtà il mondo della finanza si basa sui rating, qui in particolare stiamo parlando dei rating esterni, cioè quelli dati dalle agenzie ufficiali tipo Fitch, Moody’s, Standard & Poor’s. Opinioni, sostanzialmente valutazioni soggettive, aspettative fortemente condizionate non soltanto da percezioni del futuro, ma anche da considerazioni e valutazioni di carattere politico e conseguentemente le imprese si trovano ad operare in un quadro che risulta per lo più incerto.

(segnalato da Nakatomy, grazie)

Fonte: RadioRadio

Tag

Partecipa alla discussione