La SEC ha denunciato Elon Musk per obbligarlo a testimoniare nell’ambito di un’indagine sulla sua acquisizione di Twitter (ora X), per un valore di 44 miliardi di dollari, al fine di accertare se Musk abbia violato le leggi sui titoli durante questo periodo.
Il fondatore di Tesla e Space X ha fornito documenti e testimonianze, ma si è rifiutato di comparire per una deposizione a settembre, adducendo varie obiezioni.
La dichiarazione di giovedì è l’ultimo litigio tra Musk e la SEC che hanno iniziato una faida dal giorno del tweet di Musk del 2018 secondo cui aveva intenzione di privatizzare la sua azienda produttrice di auto elettriche Tesla (TSLA.O) e di avere i finanziamenti garantiti. Da allora, Musk ha ripetutamente denigrato la SEC, che nel corso degli anni ha aperto numerose indagini su di lui.
“È assolutamente necessaria una revisione completa di queste agenzie, insieme a una commissione che intraprenda azioni punitive contro quegli individui che hanno abusato del loro potere di regolamentazione per guadagni personali e politici”, ha scritto Musk in un post su X (ex Twitter).
Howard Fischer, socio dello studio legale Moses & Singer ed ex funzionario della SEC, ha affermato che il rifiuto di Musk di comparire alla testimonianza di settembre è stato straordinario. “Non ho mai sentito parlare di un dirigente senior che ha incarichi in aziende quotate e che non si si present ad una convocazione.”
Fonte: Reuters