Cambio dell’assetto azionario al quotidiano La Verità. Nella casa editrice fondata da Maurizio Belpietro entra un nuovo socio, che acquista il 25% del capitale per 2,5 milioni di euro. Si tratta di Federico Vecchioni, amministratore delegato di BF SpA e Bonifiche Ferraresi il più importante gruppo agro-industriale italiano, con la sua società Newspaper ha riunito anche altri investitori.
L’ingresso di Vecchioni (foto sotto) ha tolto La Verità dalle mire degli Angelucci. Già editori del Tempo e di Libero, dopo l’acquisizione de Il Giornale, gli industriali farmaceutici di Roma avevano l’ambizione di diventare con il loro gruppo “l’editore unico del centrodestra”.
L’operazione quindi assegna al 100% della Società Editrice Italiana (SEI) di Maurizio Belpietro, che pubblica anche il settimanale Panorama, un valore di 10 milioni di euro (molto poco: evidentemente le vendite a circa 25.000 copie de La Verità non sono sufficienti per avere un business florido, mentre i settimanali cartacei sono costosi e ininfluenti in un mondo media dominato dal web e dalle piattaforme social). Da notare che gli Angelucci pochi mesi fa avevano offerto per rilevare l’intera società 23 milioni. Secondo alcune fonti con il nuovo riassetto azionario è prevista una profonda ristrutturazione del piano editoriale con riflessi sull’occupazione.
Ora nella SEI Vecchioni è il secondo azionista, alle spalle di Belpietro che dopo la ricapitalizzazione ha diluito le sue quote scendendo al 58,5%, mantenendo così il controllo e anche, ovviamente, la linea editoriale. Gli altri azionisti sono Nicola Benedetto (12,7%) e il giornalista Mario Giordano (3,7%).