Governo contestato a Pisa durante l’Italian Internet Day, con tanto di scontri tra forze dell’ordine e 500 persone provenienti da collettivi studenteschi, centri sociali, movimenti per la casa. NoTav, Usb e Cobas. Il bilancio è di tre feriti, due manifestanti e un poliziotto, visto che le forze schierate a protezione hanno dovuto caricare più volte la folla che si avvicinava pericolosamente alla “zona rossa” del Cnr.
Al grido di “Contestiamo Renzi” sono partiti lanci di petardi, ortaggi ma anche pietre. Anche un videomaker di Repubblica.it è stato colpito, dovendo ricorrere alle cure dei presidi sanitari presenti sul posto. La faccia del presidente del Consiglio campeggiava su numerosi cartelloni con scritte che andavano dal “Renzi vergogna” a “Ciaone” a “Renzi buffone” e “Rubi ai poveri per dare ai ricchi”. La situazione però è degenerata quando i manifestanti si sono avvicinati troppo alla sede del Cnr. Proprio al Cnr si celebravano i 30 anni della prima connessione web italiana con il ministro Giannini e un collegamento con Renzi.
Il premier, secondo una manifestante, “ha paura. Avrebbe dovuto essere qui in un evento che celebrava la rete, quando la rete è proprio il nemico giurato di Renzi, che scappa. Il ‘Ciaone’ degli esponenti del Pd lo rispediamo al mittente. Ciaone Renzi, che ormai non si presenta a interventi pubblici”.
Da Roma il presidente del Consiglio ha provato a replicare, dichiarando: “Mi spiace per gli scontri, sono abbastanza incomprensibili. Stiamo discutendo di come Internet possa aiutare il Paese a creare democrazia, partecipazione, posti di lavoro. E’ una di quelle cose su cui non ha senso litigare, anzi”. La protesta si è poi placata, così come gli scontri, ma la tensione (e l’attenzione) resta molto alta.
robyuankenobi
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