Sono oltre 3,3 milioni le firme raccolte dalla Cgil sui tre referendum (cancellazione voucher, nuovo reintegro in caso di licenziamento illegittimo e piena responsabilità solidale negli appalti) che accompagnano la proposta di legge di iniziativa popolare ‘Carta dei diritti universali del lavoro’ dello stesso sindacato. Stamattina sono state depositate in Cassazione. “È un risultato straordinario e importante, che testimonia il consenso che le proposte della Cgil incontrano nel Paese”, commenta il leader Susanna Camusso.
La raccolta, fa sapere la Cgil, è di oltre 1,1 milioni di firme per ognuno dei tre quesiti referendari. I referendum riguardano: la cancellazione del lavoro accessorio (voucher), la reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti, una nuova tutela reintegratoria nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo per tutte le aziende al di sopra dei 5 dipendenti (il ‘vecchio’ articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, di fatto superato dal Jobs act, è per quelle sopra i 15 dipendenti). Per il leader della Cgil, il numero delle firme raccolte, che questa mattina sono state depositate in Corte di Cassazione, è “il frutto del lavoro volontario dei militanti e dei delegati della Cgil, oltre che dell’impegno di tutti i dirigenti, funzionari e collaboratori dell’organizzazione, ai quali vanno il mio ringraziamento e quello di tutta la Cgil”. “Ora attendiamo con fiducia – aggiunge Camusso – che la Corte di Cassazione si pronunci sull’ammissibilità dei nostri quesiti referendari e siamo pronti per la prova del voto, convinti delle nostre ragioni”. Il segretario generale della Cgil ha poi ricordato che nei prossimi tre mesi proseguirà invece la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare ‘Carta dei diritti universali del lavoro’. “Abbiamo raccolto oltre un milione di firme per ciascuno dei tre referendum abrogativi, possiamo fare ancora di più con le firme a sostegno della Carta. La #SfidaXiDiritti continua”, conclude Camusso.