Una sequenza improvvisa, pochi colpi di pistola, scene concitate, agenti del Servizio Segreto a terra, dopo un comizio davanti a una folla di manifestanti che urlano slogan. In una campagna elettorale che va avanti in parallelo quella “vera” in corso negli Usa, cade a terra Frank Underwood, nel quarto episodio della quarta stagione di “House of Cards”. Realta’ e fantasia si intrecciano.
Underwood, interpretato da Kevin Spacey nella serie televisiva di Netflix (trasmessa in Italia da Sky) rimane tra la vita e la morte, colpito da 2 pallottole al torace e al fegato. Un agente del Servizio Segreto al suo fianco (qui sopra nella foto) viene colpito mortalmente, ma riesce ad uccidere lo sparatore. Il Presidente viene ricoverato in ospedale, incapacitato di intendere e di volere, e alla Casa Bianca si installa – come stabilisce l’emendamento 25 della Costituzione americana – il vicepresidente.
L’attentatore e’ Lucas Goodwin (foto sotto), un giornalista del fittizio Washington Herald che aveva preparato un dossier contro Underwood, sospettandolo non solo di corruzione, ma anche della morte della sua fidanzata Zoe, giovane, attraente e cinica reporter la quale, grazie a una relazione con il Presidente, era venuta a sapere troppe cose della vita politica di Washington.