E’ ancora sanguinante la ferita inferta alla Francia e all’Occidente dall’attentato compiuto sulla Promenade des Anglais, il lungomare di Nizza, dove la sera del 14 luglio un uomo, ucciso dalla polizia per fermare la sua corsa assasina e identificato in Mohamed Lahouaiej Bouhlel, franco-tunisino di 31 anni, noto alle forze dell’ordine per violenze e uso di armi, ma non per legami con il terrorismo, è piombato con un tir sulla folla zigzagando per colpire più persone e contemporaneamente sparando. A terra ha lasciato 84 morti – questo il bilancio per ora – e circa 120 feriti, alcuni dei quali molto gravi. Tra le vittime ci sono molti bambini. I sostenitori dell’Isis, come riporta su Twitter il Site, hanno ”celebrato” il massacro, ma al momento non c’è stata una rivendicazione ufficiale.
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Le strade del centro della città sono praticamente deserte. Si teme ancora la presenza di complici del killer. L’accesso agli stabilimenti balneari, pubblici e privati, lungo la Promenade, è stato interdetto dalle autorità locali dopo l’attentato.
Tutti i bambini ritrovati soli tra la folla la sera del 14 luglio sono radunati nella caserma Auvare, sede principale della polizia in città. Il presidente francese Francois Hollande, che è a Nizza, ha prolungato di altri tre mesi lo stato di emergenza in Francia che doveva terminare il 26 luglio. “Rafforzeremo le operazioni contro i terroristi dell’Isis in Siria e in Iraq e contro chi ci attacca nel nostro territorio” – ha detto Hollande – “nulla ci farà cedere nella nostra volontà di lottare contro il terrorismo”. Sono stati ulteriormente rafforzati i controlli da parte italiana sul confine di Stato a Ventimiglia sia a Pont St.Ludovic che a Pont St. Louis dopo l’attentato.
Intanto in Italia il premier Renzi ha partecipato il 15 luglio alla riunione del sottosegretario Marco Minniti con i vertici delle agenzie di intelligence. La Farnesina “invita i connazionali presenti a Nizza ad evitare spostamenti ed a seguire le indicazioni delle Autorità locali”. Ancora nessuna conferma dell’eventuale presenza fra le vittime e fra i feriti di italiani. Il 31enne killer di Nizza “è stato neutralizzato da un uomo e due poliziotti”, uno dei quali è una donna, ha raccontato il presidente del Dipartimento delle Alpi Marittime, Eric Ciotti. “Una persona è saltata sul camion per tentare di fermarlo – ha detto Ciotti -. E’ in quel momento che la polizia è stata in grado di neutralizzare questo terrorista”. L’attentatore, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, era nato a Sousse, in Tunisia, e non figura in nessuna lista di ricercati per terrorismo, fanno sapere dal ministero dell’Interno tunisino.
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Strage a Nizza, nel sud della Francia, al termine dell’anniversario della presa della Bastiglia. Un camion frigorifero ha travolto decine di persone lungo la Promenade des Anglais, il lungomare della città. I morti sarebbero almeno 80, un centinaio i feriti. L’autista, che procedeva a zig zag per colpire più persone possibile, è stato ucciso dalla polizia dopo aver percorso quasi 2 chilometri. Il camion che ha compiuto la strage sul lungomare di Nizza è piombato a 80 km orari sulla folla. “Ho sfiorato la morte. Ho visto gente stritolata, teste insanguinate, membra staccate”, ha raccontato un testimone oculare citato da l’Express. Il camion, ha detto lo stesso uomo, ancora sotto shock, “era un mezzo lungo 15 metri e andava a 80 km all’ora”. Armi, fucili e granate sono stati trovati all’interno del camion, affermano alcune fonti a Le Figaro. L’attentatore, mentre guidava, sarebbe anche riuscito a sparare dal finestrino. Non è chiaro se l’uomo avesse un complice, che potrebbe essere in fuga. Il presidente francese Hollande sta tornando precipitosamente a Parigi da Avignone. Il premier Manuel Valls e il ministro dell’Interno Bernard Cazeneuve sono giunti presso l’unità di crisi della Place Beauveau, a una cinquantina di metri dal Palazzo dell’Eliseo nel cuore della capitale e attendono l’arrivo del capo dello Stato. Fonti del ministero riferiscono inoltre che Cazeneuve si recherà a Nizza “nelle prossime ore”.
ronin
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…questo articolo del simpatico PAUL CRAIG ROBERTS mi era sfuggito…
NIZZA FA VENIRE IN MENTE L’OPERAZIONE GLADIO
DI PAUL CRAIG ROBERTS
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=16697
I commentatori che hanno imparato a diffidare di spiegazioni ufficiali, come Peter Koenig (qui) e Stephen Lendman (qui) hanno sollevato domande circa l’attacco di Nizza.
Sembra strano che una solitario alla guida di un camion di grandi dimensioni possa ottenere l’accesso alle aree interdette nelle quali i francesi si sono riuniti per guardare i fuochi d’artificio della festa per la presa della Bastiglia.
Sembra anche strano che l’episodio venga marchiato come evento terroristico dal momento che la famiglia del presunto autore afferma che egli non fosse affatto religioso e non avesse alcuna motivazione religiosa.
Non lo sapremo mai. Ancora una volta il presunto autore è morto e convenientemente ci ha lasciato la sua carta d’identità.
Sembra che la conseguenza di tutto ciò in Francia sarà un permanente stato di legge marziale. Questo spegnimento della società potrà inoltre venir applicato alle proteste contro l’abrogazione delle protezioni del lavoro in Francia da parte del burattino capitalistico Hollande. Coloro che protestano per il ritiro dei loro sudati diritti verranno schiacciati sotto il peso della legge marziale. Incredibile notare quanto conveniente sia stato tale attacco era per il capitalismo globale, il principale beneficiario della nuova “riforma del lavoro” di Hollande. Le questioni sollevate da Koenig e Lendman richiamano alla mente Operazione Gladio.
Gladio è il nome in codice di un’operazione segreta della NATO, istituita da Washington dopo la seconda guerra mondiale per paura che l’Armata Rossa potesse invadere l’Europa occidentale. Originariamente Gladio consisteva di nascondigli segreti per le armi e di un’organizzazione per condurre la guerriglia contro l’esercito di occupazione sovietica. Invece di un’invasione sovietica, la minaccia che emerse fu la popolarità del partito comunista in Francia e in particolare in Italia. Washington temeva che i partiti comunisti avrebbero ottenuto abbastanza voti per formare un governo e che si sarebbe aperta una breccia in seno all’impero europeo occidentale di Washington dato che i governi comunisti erano allineati con Mosca. Di conseguenza, Gladio venne rivolta contro i partiti comunisti europei. Il servizio di intelligence italiano insieme alla CIA iniziò a far esplodere luoghi pubblici in Italia, come la stazione di Bologna, in cui 285 persone sono state uccise, mutilate, o altrimenti ferite.
Un operativo di Gladio, Vincenzo Vinciguerra, ha rivelato per primo l’esistenza di Gladio durante il processo del 1984 per la strage alla stazione di Bologna del 1980. Interrogato sulla strage di Bologna, Vinciguerra ha detto: ”Esiste in Italia una forza segreta parallela alle forze armate, composta da civili e militari, in chiave anti-sovietica, con il compito di organizzare la resistenza contro l’esercito russo sul suolo italiano… un’organizzazione segreta, una super-organizzazione con una rete di comunicazione, armi ed esplosivi, e uomini addestrati ad usarle… una super-organizzazione che, in mancanza di una invasione militare sovietica, che potrebbe non accadere, si è assunta il compito, per conto della NATO, di impedire uno spostamento a sinistra dell’equilibrio politico del paese. Hanno fatto questo, con l’aiuto dei servizi segreti ufficiali e delle forze politiche e militari “.
Sei anni dopo, nel 1990, il primo ministro d’Italia, Giulio Andreotti, ha ufficialmente riconosciuto l’esistenza di Gladio.
Il generale italiano Gerardo Serravalle, ha gestito la partecipazione dell’Italia a Gladio nella prima metà degli anni ’70. Ha testimoniato……………………
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………..ecc………….
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peter pan
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Magari un po’ drastica la soluzione, però……
ronin
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Strage a Nizza: qualcuno salvi la Francia da Hollande!
http://federicodezzani.altervista.org/strage-nizza-qualcuno-salvi-la-francia-hollande/
FedericoDezzani
La strage di Nizza del 14 luglio, un’ottantina di morti ed un centinaio di feriti sul lungomare della città, porta a quasi 250 il numero delle vittime mietute nell’arco 18 mesi dal terrorismo “islamico”: è il pesantissimo bollettino dello stragismo di Stato con cui i socialisti di François Hollande, con il tacito assenso dei repubblicani di Nicolas Sarkozy, tentano di domare un elettorato in aperta ribellione, tra disoccupazione record, manifestazioni sindacali sempre più agguerrite e partiti anti-europeisti alla ribalta. Il divorzio tra Londra e Bruxelles, che procede al contrario senza intoppi, è sintomo di una crescente divergenza tra le logge massoniche inglesi e francesi sul destino dell’Unione Europea.
À chacun ses années de plomb
La rapida decadenza della Francia, la preoccupante involuzione delle sue istituzioni, la maleodorante decomposizione della Quinta Repubblica, è testimoniata dalla lunga stagione del terrorismo di Stato che sta insanguinando il Paese dall’ormai lontana strage di Charlie Hebdo (gennaio 2015): sono passati 18 mesi da allora e la Francia non hai smesso di tremare sotto l’urto di attentati, che registrano saltuari picchi……………………..
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…ecc……….
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Mulder
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Peter.. ora i Flics arresteranno tutti i gelatai..!!
peter pan
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I francesi, notoriamente ammerdeurs, farebbero bene a smerdarsi per bene da soli, forse secondi solo ai belgi, che dalle 23 alle 5 del mattino non possono, o non potevano, fare perquisizioni nelle case per non disturbare i vicini.
Minkia, ma in che mondo viviamo????
Consuelo
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Strage di Nizza firmata Rita Katz. Qualche ipotesi. ( Maurizio Blondet)
Mulder
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Lo stato di emergenza in Francia, dopo 9 mesi, agli apparati di sicurezza son serviti poco, visto che un attentato si puo’ fare dove e quando si vuole..
L’unico modo di proteggere i cittadini, e’ quello di cambiare politica e di cessare le avventure coloniali per conto di Washington. La Francia ha addestrato, supportato un’armata terroristica, contro Assad in Siria e Libia, complice di centinaia di migliaia di morti, e le conseguenza le pagheranno i francesi.
Troppo difficile da capire per le sinistre Europee, che cercano legittimazione nelle emergenze, al fine di perseguire i massacri sociali del liberismo, ed i lauti guadagni dell’immigrazione, senza integrazione.
I cittadini diventano cosi’ vittime collaterali di guerre che nessuno voleva , solo perche’, egoisticamente, mai pensavano di esserne coinvolti.
Non si possono fare guerre Coloniali, in questo mondo globalizzato, senza subirne le conseguenze, ameno che non si voglia essere a propria volta colonia..in cui gli attentati, quelli veri devono ancora iniziare.
Mulder
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Il camion viaggiava lentamente, i poliziotti lo rincorrerlo a piedi..(Ora anche il Tour si corre a piedi)! Nessuno che lo fermi . Nessuna prevenzione, nessun agente con fucili e mezzi adatti. Uno, col motorino, lo insegue, ma viene ferito dal tunisino…Incredibile..!! Alla fine viene finalmente ucciso.
Io non lo credo un terrorista; nessun legame, ma senza un lavoro, con un divorzio da gestire, lontano dai 3 figli. Neppure a Dallas si trattava di un terrorista, ma ai Governi piace molto questa tesi, per mandare, come dice Holland, altri militari in Siria e Libia, mentre combattono gia’ nel Mali. Cosi’, tutti protesi a combattere Assad, lasciano nel degrado gli immigrati che compiono gesti come questi, ben strumentalizzati dai poteri. Holland, ripone lo stato di emergenza.. invece di pensare ad una Emergenza Integrazione.
Un terrorista vero, con un camion bomba farebbe 500 morti..Speriamo mai.
peter pan
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Una prece e…. vado al mare, te saludi.
ronin
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Niente complotti, solo dura realtà
Di Big Jack , il 15 luglio 2016
http://www.rischiocalcolato.it/2016/07/niente-complotti-solo-dura-realta.html
NIZZA, FRANCIASTAN, The Day After. Cari lettori, io credo che questa immagine sia quella che meglio testimonia il fallimento di certe idee, di una certa mitologia narrativa, di un’aspirazione «alla pace» che non è affatto scontata e condivisa da altri popoli e nazioni, da altre culture. Non sono qui a sollecitare idee “razziste” in quanto basate su discriminazioni su base razziale, nè tantomeno etnica: sono qui a cercare di farvi aprire gli occhi, nel nome dei vostri figli e nipoti, su quello che avverrà in Europa (ed in Italia, visto che siamo in prima linea), quando il numero di cittadini musulmani aumenterà in modo consistente; è forse “razzismo” constatare che in una marea di immigrati di fede musulmana può nascondersi una minoranza di estremisti pronta a tutto pur di imporre ad una maggioranza riluttante una versione oscura e retriva della propria fede? In tutti questi anni, quando mi ero persino impegnato politicamente per portare alla luce questi fatti, mi sono chiesto quale fosse il motivo di tanta indifferenza di fronte a questo pericolo esiziale: alla fine sono giunto ad una conclusione, tale per cui la realtà è talmente sconvolgente che la gente si rifiuta di vederla per quella che è. Io non vedo nessun complotto dietro a questo attentato, nè dietro agli altri, Bataclan, Charlie Hebdo, Bruxelles, Atocha, etc.: io vedo solo la marcia inesorabile di una religione che si fa avanti nei secoli con il ferro e con il fuoco e con l’espansione demografica, contando sul vuoto pneumatico di valori religiosi e anche solo morali del progredito occidente, e non mi interessa sapere cosa viene prima e cosa viene dopo, invertendo l’ordine dei fattori il prodotto non cambia. Vedo un popolo europeo completamente rimbambito da troppi anni di assenza da lotte importanti, da guerre di sopravvivenza, avvolto nel benessere e impermeabilizzato alle tragiche realtà degli altri paesi del mondo; imbevuto a pane e buonismo da salotto, salame e statalismo deresponsabilizzante. Ma è mai possibile che da anni in Italia debba essere solo un cittadino egiziano convertito (Magdi Allam) ad avvertire gli Italiani del pericolo mortale che corrono? É mai possibile che una rispettabile sociologa come Ida Magli abbia dovuto subire l’affronto post-mortem di essere definita quasi un’altra “vecchia pazza” (indovinate chi era la prima “vecchia pazza”, l’Oriana Fallaci che aveva più palle di 100 uomini) in un articolo vergognoso di uno dei più blasonati media mainstream del paese? Quello che vedo (da distante, con malcelata cinica soddisfazione personale, perchè non si sta insieme con chi non si vuol salvare) è un’Europa stile Bisanzio: i monaci dotti e forbiti discutono di sesso degli angeli e di tesi teologiche, mentre fuori i Giannizzeri potentemente armati guardano i bashabuzuki scompigliare le fila avversarie, mentre loro si preparano a dare l’assalto finale alle mura. Quelli che vedete adesso, infatti, sono solo i bashabuzuki (la mia ex moglie, avendoli visti in azione su un altro fronte nel 1991-1993, spiegò a me incredulo chi fossero), ovvero i “matti del pashà”, ovvero carne da macello, mandati lì ad aprire le prime brecce sui muri. Quando arriveranno i veri Giannizzeri, allora saranno guai, anzi Guai con la G maiuscola. Ecco, mentre l’Europa affonda nell’autoinvasione (una sindrome di Stoccoloma di massa, materia di studio per i futuri sociologi musulmani, che si chiederanno come mai gli Europei hanno deciso di estinguersi in questo modo), con la complicità di pezzi notevoli della propria società sedicente “progressista”, si pensa a ballare, gozzovigliare, ai vodka party in spiaggia, alle notti rosa della riviera ex felice… A coloro che vanno un pelo più in là delle pieghe di Valentino, della Juve, di Erasmus, consiglio di andarsi a rileggere “La caduta di Costantinopoli” di Agostino Pertusi, Einaudi, 1976: una lettura istruttiva ed un monito al tempo stesso, che non andrebbe lasciato cadere al vento. Intanto, alla Vostra, che io me la spasso! Ah, sì, dimenticavo… votare non serve a nulla, lasciate che siano i compagni del PD ed i loro clientes a stabilire la quota di “nuove risorse” a vostro carico. Ciaoooo!
ronin
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E ora basta.Rompere subito le relazioni diplomatiche con l’Arabia Saudita,
http://alfredodecclesia.blogspot.it/2016/07/e-ora-bastarompere-subito-le-relazioni.html
Se qualcuno ci tiene a quelle povere vittime dell’attentato di Nizza e di tutti gli attentati del mondo è giunto il momento di rompere le relazioni diplomatiche con i paesi che finanziano e che addestrano questi terroristi.
L’Arabia Saudita è il primo paese con cui bisogna rompere le relazioni e boicottare qualsiasi scambio economico,devono finirla non si possono avere rapporti di civiltà con queste bestie e con i loro paesi amici cofinanziatori del terrorismo in particolar modo Qatar e Tuchia.
Se esistono queste bestie e perché esistono i finanziatori di queste bestie,ora tutti i pupazzi ineletti insieme a quelli eletti illegalmente con il porcellum dichiarato incostituzionale e tutti i presstitures che si stanno scatenando nei vari giornali e tv,stanno facendo morire un’altra volta le povere vittime .
Di tutto parlano,ma non toccano i responsabili,anzi continuano con la loro stupida e criminale propaganda …i nazionalismi…ci guadagna la Le pen,i mussulmani sono bravi e buoni…l’Imam ha preso le distanze…e altre stronzate simili…
Bisogna dare un segnale chiaro,bisogna rompere le relazioni con chi fomenta ,finanzia e diffonde l’odio.
I nostri amici e alleati americani meritano un discorso a parte intanto bisogna uscire dalla Nato e riformare l’Onu,se ciò non è possibile chiudere l’Onu ,questo carrozzone che nomina l’Arabia Saudita vigilante dei diritti umani non merita di esistere.
Questo schifo creato contro la vita e l’umanità deve finire. L’esempio cominci a darlo il Presidente francese Hollande,rompa con L’Arabia Saudita e inviti a farlo tutti gli altri paesi .
Vedrete come finirà il terrorismo,immediatamente,perché la sotterraneità odia la luce,ogni stato, nazione ,paese .cultura, religione deve avere come base la dichiarazione dei diritti umani.
Religioni idee e culture che noi sono in grado di rispettare questa dichiarazione vanno messe al bando e senza problemi. E’ la vita che va promossa non la morte e non basta avere milioni di presstitutes per mettere in circolo le idee del caos.
Alfredo d’Ecclesia
ronin
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Nizza colpita dal terrorismo Islamico: le complicità del Governo Hollande con il terrorismo
http://www.controinformazione.info/nizza-colpita-dal-terrorismo-islamico-le-complicita-del-governo-hollande-con-il-terrorismo/
di Luciano Lago
Ancora una volta è accaduto: un odioso attentato fatto da terroristi islamici (non si sa ancora quanti siano) ha colpito la città di Nizza il giorno della festa del 14 Luglio mietendo 84 vittime accertate (bilancio provvisorio) e tanti feriti fra le molte persone che si trovavano sul lungomare, anche famiglie con bambini. Un attacco vile per seminare il terrore fra la gente comune che si trovava sul passeggio del lungomare di Nizza.
Hollande compare in TV per lanciare l’ennesimo appello, condannare l’attentato, manifestare la sua solidarietà con le famiglie delle vittime e per annunciare di aver prolungato lo stato d’emergenza nazionale che scadeva a Luglio. Lo stato di emergenza era stato decretato dopo gli attentati del Bataclan a Parigi ed il ministro dell’ Interno di Francia, Bernard Cazeneuve, ha dichiarato ” siamo in guerra” mentre Hollande nel suo discorso proclama: “Dobbiamo fare di tutto per lottare contro questo flagello”.
Era stata prevista pochi giorni prima la possibilità di un altro attacco terroristico eclatante di matrice islamica dal capo dell’intelligence francese, Patrick Calvar, il quale, qualche giorno prima, aveva paventato la possibilità di altri attacchi con autobomba sul suolo francese ed aveva messo in guardia sul pericolo di una possibile guerra civile : ”………………………
………..
Una previsione che si è di fatto concretizzata con il camion pseudo bomba sul lungomare francese che ha fatto tante vittime quante abitualmente ne fanno questi attacchi che sono molto frequenti in Siria, in Iraq ed in Libano. Il terrorismo islamico di matrice wahabita/salafita che colpisce i paesi medio orientali ormai è arrivato in Europa e colpisce con gli stessi sistemi in Francia, in Belgio, e chissà dove altro, al momento.
Tuttavia esiste un’altra previsione fatta molto tempo prima , nel Giugno del 2013, da parte del Presidente siriano, Bashar al-Assad, colui che, alla testa dell’Esercito siriano e dei suoi alleati, da oltre cinque anni combatte sul terreno contro lo stesso terrorismo di matrice wahabita/salafita che adesso colpisce anche l’Europa. In una intervista rilasciata allora (Giugno 2013) al giornale tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, Assad aveva detto : “….se gli europei consegneranno le armi ai terroristi , il cortile d’Europa si trasformerà in un terreno propizio al terrorismo e l’Europa ne pagherà il prezzo”.
Questa dichiarazione, che al giorno d’oggi appare come una premonizione, era stata sbeffeggiata e derisa dai giornali occidentali ed in particolare in Italia dai giornali della borghesia benpensante del “pensiero unico” (il Corriere della Sera e Repubblica). Vedi…………….
A nulla erano neppure serviti gli accorati appelli lanciati dal Patriarca cristiano di Aleppo che aveva denunciato la complicità e l’appoggio e che i paesi europei fornivano ai terroristi ed aveva scongiurato l’Europa di cessare l’invio di armi a questi gruppi che stavano massacrando la popolazione. I media europei hanno ignorato e sbeffeggiato questi appelli ed hanno continuato a “farneticare” di “ribelli moderati” e di colpe e di crimini del “tiranno Assad” responsabile di tutto. La stessa previsione avev fatto il leader libico Gheddafi, prima di essere barbaramente assassinato dai sicari dei servizi della NATO inviati appositamente per eliminarlo per nascondere le prove del finanziamento da lui fatto all’allora presidente francese Nicolas Sarkozy : “L’Occidente deve scegliere tra me o il caos del terrorismo”. Vedi:……………………
Una profezia quella di Gheddafi, anche quella rimasta inascoltata e derisa: l’Occidente ha scelto il terrorismo come strumento per raggiungere i propri fini. Adesso se ne vedono le conseguenze.
In questi giorni è arrivato il momento chiedere conto delle loro responsabilità ai dirigenti di Governo francesi, come Francois Hollande, come al suo ex ministro degli esteri Laurent Fabius, che erano quelli che, con una spregiudicata politica di intervento, dichiaravano apertamente il loro aperto sostegno (con invio di armi ed istruttori) ai gruppi terroristi che assediavano la Siria e che seminavano stragi in quel paese con le autobombe nei mercati affollati e davanti alle scuole, visto che adesso quel terrorismo arriva anche in Francia e colpisce nello stesso modo. I dirigenti francesi sono gli stessi (salvo cambiamenti di presidente) che avevano colpito nel 2011 vigliaccamente la Libia, uno stato sovrano, con false accuse di propaganda, utilizzando in quel paese i terroristi di Al Qaeda, quelli che adesso rivolgono le loro armi contro la Francia.
Aspetteranno forse altri dieci anni prima di mettere sotto inchiesta questi personaggi ,come sta accadendo per il criminale di guerra Tony Blair, quello che assieme a George W. Bush ha distrutto l’Iraq ed ha favorito l’insorgere del terrorismo islamico e del caos in quel paese ?
I cittadini francesi ed europei (a Nizza vi erano molti turisti di varie nazionalità) adesso provano le stesse sensazioni di lutto e di dolore che i cittadini siriani provano da oltre 5 anni per essere stati colpiti dal quel terrorismo che anche paesi come la Francia e la Gran Bretagna hanno contribuito ad armare ed a sostenere con l’obiettivo di rovesciare il “cattivo dittatore” Basjhar al-Assad.
Conta poco che gli attentatori siano islamisti di seconda generazione, il messaggio di mobilitazione dell’ISIS arriva sempre dalle centrali medio orientali e mette in moto le “cellule dormienti”, le tante che oggi si trovano sul territorio europeo, grazie alla sconsiderata politica di immigrazione aperta fatta da paesi come l’Italia e la Germania. La sobillazione degli arabi si seconda generazione, non avviene per caso ma parte dalle centrali ideologiche e logistiche dell’Arabia Saudita, il paese alleato di ferro dell’Occidente, della Francia e della Gran Bretagna in particolare (oltre alla Germania, al Belgio ed all’Italia), che assicura un business miliardario a questi paesi con l’acquisto di armamenti da destinare poi alle sue guerre terroristiche o di invasione, in Siria, in Iraq, nello Yemen ed altrove.
I media al servizio della propaganda ci inonderanno per giorni, come sempre avviene in questi casi, di discorsi, di tavole rotonde di chiacchiere e di retorica sul terrorismo ma, come abitualmente, si guarderanno bene dal chiarire chi siano i mandanti del terrorismo internazionale, quali ne siano le complicità e per quali fini venga utilizzato il terrorismo islamista.
Si sa che i petroldollari sauditi hanno tappato gli occhi dei governati europei da Hollande a Cameron, alla Merkel ed a Matteo Renzi. Per inciso vogliamo ricordare che a Palmira, nell’opera di bonifica e sminamento dell’area archeologica dell’antica città romana (salvata dal solo intervento dell’Esercito Siriano) sono state trovate mine di fabbricazione italiana fornite all’Arabia Saudita e da questa (guarda caso) finite nelle disponibilità dei gruppi terroristi che avevano minato tutta l’area archeologica.
Non sappiamo se le facce di bronzo di Hollande e Valls riusciranno ancora ingannare i cittadini francesi e fingere di essere quelli che vogliono combattere quel mostro, il terrorismo, che loro stessi hanno alimentato e che adesso morde la stessa Francia. Da parte nostra non possiamo che doverosamente esprimere le nostre condoglianze alle famiglie delle vittime.
belfagor
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Strage di Nizza firmata Rita Katz. Qualche ipotesi.
Maurizio Blondet 15 luglio 2016
http://www.maurizioblondet.it/strage-nizza-qualche-ipotesi/
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Che ci sia più d’uno, terrorista sul campo o nel Dipartimento di Stato, che voglia mandare a monte questo successo diplomatico russo e continuare il conflitto, è più che possibile. Hollande, immediatamente, come risposta alla strage di Nizza, ha promesso di “rinforzare le azioni” militari “in Siria e Irak”: frase che lascia pensosi…
Ma attenzione: la strage di Nizza che costringe Hollande a prolungare, anzi ad indurire lo stato d’emergenza, ha uno strano pendant con i disordini che in America possono costringere il presidente Obama a dichiarare la legge marziale e sospendere le elezioni, e dunque la vittoria di Trump, ogni giorno più certa. Abbiamo già raccontato di come Deray McKesson il capo di Black Lives Matter, è stato intercettato mentre dice di essersi messo d’accordo con ‘attorney general (la signora Lynch), di colore) per aggravare i disordini fino all’autunno, impedendo con essi che si tenga la convention repubblicana; i disordini e l e proteste razziali si stanno effettivamente moltiplicando in tutti gli States; un movimento sorto dal nulla (come l’ISIS), New Black Panthers, dichiara che andrà alla convention repubblicana a protestare, con le armi, come suo diritto costituzionale…per giunta si scopre che il giovane e rampante McKesson, abita in un ricco appartamento in Maryland di proprietà di due miliardari, i fratelli Woods, che sono membri del consiglio d’amministrazione della “Open Society Foundation”, ossia della centrale di George Soros – che a quanto pare finanzia tutti i negri e i manifestanti, almeno coprendo i loro spostamenti.
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……ecc…
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robyuankenobi
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robyuankenobi
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peter pan
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Io non mi pronuncio, tanto non cambia niente. Però, nei miei pensieri, c’è lo spirito della vendetta, non certo quello del perdono. Robyuan, continui a cannare, il Papa è argentino non brasiliano…
Occhio per occhio, dente per dente al massimo livello. Genitori, parenti, simpatizzanti: negazione immediata della cittadinanza, abbattimento delle loro case, espulsione immediata con accompagnamento alla frontiera o addirittura nel Paese d’origine.
Occhio per occhio, dente per dente. Ma tanto che parlo a fare, io sono un fantasma…. ci pensa la magistratura poi a sistemare le cose…. pagamento danni a chi delinque da parte dei derubati, case nuove o villette con piscina ai terroristi. dai, chi più ne ha più ne metta. Allegria!!!!!!
belfagor
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Fossi francese, più che piangere per la finale, lo farei per lo stato in cui è ridotta la Republique
Di Mauro Bottarelli
http://www.rischiocalcolato.it/2016/07/fossi-francese-piu-piangere-la-finale-lo-farei-lo-cui-ridotta-la-republique.html
Alla fine, al netto degli scontri posti in essere da hooligans russi e inglesi, gli Europei di calcio si sono chiusi senza che la minaccia più temuta, quella del terrorismo, si palesasse. Per un mese le forze dell’ordine e di sicurezza francesi sono state in allarme, costrette a presidiare fan-zone stracolme di persone e a monitorare cosiddetti soft-target in tutte le città che ospitavano gli incontri. E’ andata bene, meglio così. Ma mentre gli occhi di tutti erano fissi sugli stadi francesi, nel resto del Paese succedeva dell’altro e i cronisti del Gatestone Institute ne hanno dato conto in un report di un mese, quello di giugno, di ordinaria islamizzazione del Paese. Un qualcosa che sui giornali non è di certo finito.
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……ecc……….
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ronin
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Direttore CIA: L’Arabia Saudita ha creato terroristi però ha fermato l’espansione dell’Iran ed è uno dei più stretti alleati degli USA
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=82&pg=16536
Il direttore della CIA, John Brennan, ha riconosciuto che l’Arabia Saudita è stata una fucina di terroristi, però ha cercato di contrastare l’espansione della rivoluzione islamica dell’Iran in altri paesi, restando allo stesso tempo uno dei più stretti alleati degli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti restano sempre fedeli alla frase pronunciata da Franklin Delano Roosevelt, a proposito del dittatore del Nicaragua Anastasio Somoza: “Sarà anche un figlio di puttana, ma è il nostro figlio di puttana.“ Parole che ancora oggi sono alla base della politica estera degli Stati Uniti.
A tal proposito, ieri, il Direttore della CIA, John Brennan, durante un discorso alla Brookings Institution di Washington, ha messo in chiaro che la società saudita è stata usata in passato per la produzione di terroristi, e le organizzazioni fondamentaliste oggi, sostenutie dal regime di Al Saud, continuano ad essere usate da coloro che cercano di promuovere il terrorismo.
Nonostante questo, Brennan ha sottolineato che “dopo la rivoluzione iraniana del 1979, la Repubblica islamica ha inviato all’estero il denaro per diffondere la sua ideologia. L’Arabia Saudita ha cercato di contrastarla promuovendo la sua visione conservatrice dell’Islam.”
A suo parere, il governo di Riyadh è l’erede di un sistema in cui, un certo numero di persone ha creato, sia all’interno che all’esterno del regno, un punto di vista fondamentalista e che cercano di usare l’estremismo, la violenza e il terrorismo per trarre vantaggi.
….ecc…
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ronin
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V per vendetta La Storia
https://www.youtube.com/watch?v=rR-cHSWeXgY
ronin
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Il Capo dell’Intelligence Francese avvisa circa il rischio di una “Guerra Civile ” in FranciaLug 13, 2016
Fonte: Express.co
Traduzione e nota: Luciano Lago
http://www.controinformazione.info/il-capo-dellintelligence-francese-avvisa-circa-il-rischio-di-una-guerra-civile-in-francia/
Patrick Calvar, capo della Direzione Generale di Sicurezza Interna di Francia, ha dichiarato, nel corso di una udienza ai componenti della Commissione parlamentare francese, che il suo paese “Si trova sull’orlo di una guerra civile”. Calvar ha riferito che la situazione in Francia “si trava tanto sull’orlo del precipizio che soltanto mancherebbe l’episodio di un nuovo attacco terroristico islamico per provocare una reazione a catena che porterebbe beneficio all’estrema destra”.
Nelle dichiarazioni rilasciate al giornale francese Le Figaro, Calvar, ha detto che, seguendo il suo criterio: “Questo conflitto civile andrà ad essere quasi inevitabile e basterebbe soltanto un un altro attacco che dovesse accadere ancora sul suolo francese che questo farebbe da scintilla nel provocarlo”.
Con riferimeto a questo Calvar ha paventato anche la possibilità di potenziali attacchi con auto bomba. Pertanto, secondo il capo dell’Intelleigence francese, bisognerà bloccare ed anticipare le mosse di tutti questi gruppi , per impedire il possibile scontro, quasi inevitabile, tra i gruppi di estrema destra ed i mussulmani se si produrranno nuovi attacchi islamisti in Francia.
Secondo Calvar, questa possibilità prospetta una minaccia maggiore che non quella dello stesso terrorismo. Il capo dell’intelligence ha avvisato che “L’Europa si trova in un grande pericolo e che l’estremismo sta crescendo da tutte le parti”. I commento del capo della Direzione Generale di Sicurezza Interna di Francia, coincide nel tempo con le avvertenze fatte dall’ex capo del M16, , Richard Dearlove, il quale anche lui aveva detto che l’Europa si sarebbe trovata ad affrontare una “sollevazione populista” se i governi non predono il controllo della crisi migratoria.
Anhe gli esperti della sicurezza di Germania hanno messo sull’avviso la cancelliera Angela Merkel che la classe media di trova sempre più radicalizzata per causa della crisi migratoria delle frontiere aperte. Tutto sembra indicare che l’Europa potrebbe sperimentare ina ondata di forte tensione in cui la crisi migratoria, il terrorismo e l’estrema destra, si retroalimenterebbero da soli.
Nota: Alcuni analisti cercano di capire il senso di questi avvertimenti fatti dal capo dell’Intelligence nella necessità di interpretare questi come segnali del varo di un possibile “stato di pericolo” , con il pretesto di un qualche tragico avvenimento, che consentirebbe al Governo Hollande/Valls di decretare uno stato di emergenza utile per mettere fuori legge alcuni gruppi politicamente ostili, condurre una repressione e limitare la base di consenso del partito della Marine Le Pen, il Front National che sta rapidamente crescendo nei consensi e rappresenta un pericolo per i detentori del potere politico ed economico in Francia.
Una strategia della tensione in “salsa francese”,con le opportune varianti, che si svolgerebbe secondo un copione già scritto e sperimentato negli anni ’70 proprio in Italia, come fu poi svelato dall’ex capo della CIA dell’epoca.