Almeno 81 miliardi di dollari sono stati mobilitati nel 2015 per progetti finanziati dalle sei maggiori banche multilaterali di sviluppo per fare fronte al fenomeno del cambiamento climatico. E’ quanto di legge in un rapporto della Banca mondiale, secondo cui 25 miliardi di dollari sono stati stanziati dagli istituti di credito, mentre i restanti 56 provengono da altri investitori. Di questi, 20 miliardi sono stati utilizzati per attività di mitigazione e altri 5 miliardi per operazioni di adattamento al cambiamento climatico.
Le prime, si legge nel rapporto, includono la riduzione delle emissioni inquinanti tramite l’adozione di misure di efficienza energetica e lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili; le misure di adattamento, invece, mirano a ridurre la vulnerabilità climatica e aumentare il livello di resistenza al cambiamento climatico, con investimenti nel settore della gestione delle risorse idriche e dei terreni. Tra le regioni destinatarie dei fondi figurano l’Asia meridionale (20 per cento), America Latina e Caraibi (15 per cento), Asia orientale e Pacifico (14 per cento), Unione europea (13 per cento), Africa sub-sahariana (9 per cento), Medio Oriente e Nordafrica (9 per cento).