“Il bail in non si può fare: sarebbe il colpo di grazia ai risparmiatori”. In una intervista al Financial Times, Luigi di Maio, esponente del direttorio del Movimento 5 Stelle, lancia un appello all’Europa affinché acconsenta ad aiuti pubblici alle banche. “Qui in gioco non c’è solo il futuro politico di Matteo Renzi, c’è anche il futuro economico di tutta l’Unione europea”, afferma. Imporre prelievi ai titolari di conti correnti o di obbligazioni subordinate significherebbe “far pagare ai cittadini per colpe che non hanno”. Ma secondo Di Maio sarebbe sbagliato anche tosare investitori istituzionali, come i gestori di fondi perché si innescherebbero “problemi anche più gravi in termini di investimenti, mentre gli investimenti italiani si muoverebbero all’estero”.
Il quotidiano rileva come il Movimento 5 stelle, definito “populista”, sia emerso come la principale minaccia al governo guidato da Matteo Renzi, mentre il 30enne napoletano ne è il più probabile candidato premier. Secondo Di Maio l’Ue deve tornare ad essere “una comunità in cui i Paesi si aiutano videndevolmente”, mentre gli stati in difficoltà non vanno trattati “come appestati”. Quanto a Renzi “ha commesso un grave errore” legando il futuro del suo governo al referendum costituzionale, perché ha dato agli elettori “la tentazione di sbarzzarsi di lui – conclude il pentastellato – e del governo che ha fatto migliaia di promesse che non può mantenere”.