Il ministro dell’Economia continua a pretendere flessibilità, ma intanto risponde signor sì ai diktat di Bruxelles di rendere i conti per il 2016 compatibili con il Patto di Stabilità.
“All’Italia si chiede di rendere i conti per il 2016 compatibili con il Patto di Stabilità e questo sarà fatto”. Lo assicura il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ospite di ‘Voci del mattino’ su Radio1 Rai, sottolineando però che “la Commissione deve ancora sciogliere il nodo sulla concessione delle clausole di flessibilità legate a riforme strutturali, investimenti pubblici e spese sostenute nell’accoglienza di rifugiati e migranti. Solo quando verrà sciolto questo nodo, si potrà definire la compatibilità della nostra legge di stabilità con le regole europee. Stiamo ancora definendo questa questione che dovrà essere chiusa ad aprile con la pubblicazione del Def”.
In ogni caso, ha ribadito, l’Italia “è uno dei pochi Paesi, anzi forse l’unico che ha le carte in regola per chiedere flessibilità” perché la politica fiscale “in ordine” e rispetta i parametri di Maastricht. “Altri Paesi queste regole non le stanno rispettando. Chiediamo più flessibilità non perché siamo riottosi o indisciplinati, ma perché ne abbiamo il diritto”.
Brunetta: ministro “marziano”, game over da Ue
“Il solito marziano Padoan fa propaganda radiofonica. Per un ministro dell’Economia questo allineamento al peggiore renzismo è indecente”. Lo scrive su Twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio. “Lettera Commissione Ue mette Italia in mora su tutta politica economica e delle riforme. È il de profundis per Renzi e Padoan”, sottolinea in un successivo tweet. E ancora: “Renzi e Padoan spudorati: negano l’evidenza e prendono in giro italiani. Altro che ‘nostri conti 2016 in linea con Patto stabilità”. “Come fa Padoan a dire che conti in ordine quando crescita Pil nominale sarà meno di metà di quella da lui inserita in Def per 2016? Follia”. “Tra un mese Padoan dovrà rivedere al ribasso stime crescita Pil. Come giustificherà sue dichiarazioni irresponsabili di questi giorni”, conclude Brunetta.