Un sondaggio Datafolha ripreso dalla stampa brasiliana simula quattro diversi scenari per le elezioni presidenziali del 2018: in quasi tutti, l’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva, recentemente coinvolto nello scandalo Petrobras, risulta vincitore sulla base degli attuali equilibri di consenso. In alcune situazioni, il leader del Partito dei lavoratori (Pt) raggiungerebbe un pareggio tecnico con Marina Silva (Rede).
Nel primo scenario, l’istituto ha ipotizzato una disputa tra Lula, Silva e il senatore Aecio Neves (Partito della socialdemocrazia – Psdb). In questo caso Lula otterrebbe il voto del 21 per cento degli intervistati; Silva seguirebbe con il 19 per cento dei consensi, e Neves, che aveva ottenuto il 27 per cento delle preferenze nel dicembre dello scorso anno, ora conquisterebbe il 17 per cento. Nel secondo scenario simulato da Datafolha, Silva e Lula appaiono a pari merito, con il 23 e il 22 per cento dei consensi, rispettivamente; il governatore Geraldo Alckmin (Psdb) otterrebbe il 9 per cento dei voti. Nella terza ipotesi, il sondaggio simula un confronto elettorale con il senatore Josè Serra (Psdb). Lula e Silva otterrebbero anche in questo caso un pareggio con il 22 per cento ciascuno, mentre Serra otterrebbe l’11 per cento dei consensi.
Nel quarto ed ultimo scenario per il 2018, Datafolha ha incluso i nomi dei tre candidati del Psdb, aggiungendo però il giudice federale Sergio Moro, a capo dell’inchiesta anticorruzione Lava-Jato, sul caso Petrobras. Lula vincerebbe ancora con il 21 per cento dei voti; Marina otterrebbe il 16 per cento, Neves il 12 per cento, Moro l’8 per cento, Serra e Alckmin il 5 per cento. Inoltre, Datafolha ha condotto un sondaggio spontaneo per comprendere quale sia stato, secondo gli intervistati, il miglior presidente della storia del Brasile: il 40 per cento ha citato Lula.
“Sono più vivo che mai”. E cita Berlusconi
“Lula non è morto, è più vivo che mai”. Così l’ex presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, denunciando quello che definisce un “odio” crescente contro il Partito dei lavoratori al governo e contro i movimenti di sinistra. Secondo Lula, ci sono settori che “stanno provando a porre fine ai movimenti sociali” e alla politica come, ha detto, è accaduto in altri momenti della storia dell’umanità. “In Italia, quando si è negata la politica, è salito Silvio Berlusconi”, ha affermato Lula. L’ex presidente brasiliano ha aggiunto: “Ricordo i discorsi di Hitler che fecero nascere il nazismo e ricordo i discorsi con cui Mussolini riuscì a impiantare il fascismo in Italia”. Lula ha parlato a San Paolo durante un incontro a difesa dell’istruzione.