Dopo la decisione britannica di uscire dalla Ue alla Germania spetta’ una responsablita’ particolare: “l’obiettivo primario ora deve essere mantenere la coesione e l’unita’ in Europa. La Germania puo’ dare un contributo unico in questo senso”. Lo ha detto Norbert Roettgen (Cdu), presidente della Commissione affari esteri del Bundestag tedesco.
Per la cancelliera tedesca Angela Merkel, la Brexit è un taglio netto per l’Europa. Ma avverte che ora serve un’analisi “calma e composta” dell’esito del referendum. L’Europa “e’ abbastanza forte da poter gestire sfide” come quella presentata dal voto britannico di ieri sull’uscita dall’Unione Europea, ha detto la cancelliera, in una prima dichiarazione pubblica a Berlino. “Per questo – ha aggiunto – offro il mio impegno assieme a quello di tutto il Governo tedesco”.
“Non possiamo evitare di dire che si e’ trattato di un colpo per l’Europa – ha detto ancora Merkel – Quanto accadra’ nei prossimi giorni, mesi e anni dipendera’ da quanto noi, gli altri 27 Paesi europei, riusciremo e vorremo fare”. L’Europa, ha continuato Merkel, “e’ fatta di tanti popoli diversi e anche le attese sono diverse. Ci troviamo, tuttavia, sempre piu’ confrontati con i dubbi dei cittadini sulla futura direzione del processo europeo. Questo non vale solo per la Gran Bretagna ma, in misura diversa, anche per tutti gli altri Paesi europei”. Per Merkel, “dobbiamo fare in modo che i nostri concittadini percepiscano come l’Europa riesce a migliorare la loro vita personale. Questo e’ compito delle istituzioni europee e di ogni singolo Paese membro”. In un mondo che e’ sempre “piu’ collegato, le sfide sono troppo grandi perche’ un Paese da solo possa farvi fronte. La Ue e’ una delle aree economiche piu’ grandi al mondo” ed e’ “garante per la nostra pace, stabilita’ e benessere”. “Solo insieme – ha continuato – riusciremo a difendere liberta, democrazia ma anche i nostri interessi in termini economici, sociali, di politica estera e di sicurezza di fronte alla competizione globale”. Merkel ha anche ricordato che i Trattati europei prevedono una chiara procedura per l’uscita di un Paese che comporta l’apertura di lunghi negoziati, durante i quali si potranno definire i dettagli dell’uscita. “Fino ad allora – ha concluso – la Gran Bretagna resta un Paese membro della Ue a tutti gli effetti e questo vale per entrambe le parti. Il nostro obiettivo e’ quello di organizzare i nostri rapporti con Londra in modo stretto e improntato alla partnership”.
“Accidenti! Una brutta giornata per l’Europa”. Era stata del vice-cancelliere tedesco, Sigmar Gabriel, la prima reazione, via tweet, dalla Germania alle indicazioni di una vittoria dei sostenitori dell’uscita della Gran Bretagna dalla Ue al referendum di ieri.
“Le notizie che arrivano dalla Gran Bretagna ci fanno riflettere. Inizia un giorno triste per l’Europa e per la Gran Bretagna”. E’ il tweet di Frank-Walter Steinmeier, ministro degli Esteri tedesco.
“I negoziati per gestire l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea cominceranno presto”. Lo ha indicato il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, che stamattina riunira’ i capigruppo. “Il Regno Unito ha deciso di andare per la propria strada, penso che i dati economici questa mattina mostrino che sara’ una strada molto difficile”, ha dichiarato Schulz a una tv tedesca.
La vittoria dei sostenitori dell’uscita dalla Ue in Gran Bretagna e’ “una sconfitta della ragione”. Lo ha detto Clemens Fuest, presidente dell’istituto di ricerca congiunturale tedesco, Ifo, aggiungendo che “la politica deve fare tutto il possibile per limitare il danno economico”. La Gran Bretagna “deve restare, per quanto possibile, nel mercato unico” ed e’ importante “avviare al piu’ presto negoziati” su questo punto cosi’ da “abbreviare il piu’ possibile la fase dell’incertezza sulla forma delle future relazioni economiche” con Londra.
Brexit: Deutsche Bank,conseguenze negative da ogni punto di vista
“A questo punto non possiamo completamente anticipare le conseguenze, ma non c’e’ dubbio che saranno negative da ogni punto di vista”. Cosi’ il colosso bancario tedesco Deutsche Bank ha commentato l’esito del voto in Gran Bretagna che vede la vittoria dei ‘Leave’. “Noi siamo preparati” ha aggiunto.
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Berlino, e in particolare il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, intende impostare in maniera risoluta la trattativa con la Gran Bretagna sull’uscita dall’Unione europea, contestando subito alcuni aspetti controversi e puntando ad evitare qualunque “automatismo sull’accesso al mercato unico”. Perché se Londra lo ottenesse facilmente, si finirebbe per creare un “incentivo perverso” che in futuro potrebbe spingere altri Stati a seguire la stessa strada.
Lo riporta Handelsblatt, precisando di aver potuto consultare un piano di otto pagine elaborato dall’entourage di Schaeuble. Questi, come spesso capita, vuole impostare il negoziato subito su basi conflittuali. Secondo il quotidiano finanziario innanzitutto pretendendo che l’Eba, l’Autorità bancaria europea (presieduta dall’italiano Andrea Enria), venga fatta rapidamente traslocare da Londra ad altra sede, in un Paese Ue ovviamente. Inoltre Schaeuble vuole mettere in discussione il diritto del Regno Unito a rilevare il prossimo anno la presidenza di turno dell’Unione: secondo il calendario prestabilito da anni e anni Londra deve subentrare a Malta nel secondo semestre.
Con questi due target apparentemente provocatori, il documento sostiene al tempo stesso di voler offrire a Londra “un negoziato con uno sbocco costruttivo” e di auspicare che il processo di trattative possa procedere in maniera ordinata, puntando a far diventare il Regno un partner associato dell’Ue.