L’Unione europea non è riuscita a diventare qualcosa di comprensibile e vantaggiosa per i cittadini europei, ma non è neppure riuscita ad affrontare le sfide della contemporaneità come il terrorismo. E’ il commento di Kostantin Kosachev, capo del Comitato affari internazionali del Consiglio della Federazione (il Senato russo) ai risultai del referendum sulla Brexit. “Il più importante progetto di integrazione dell’Europa non ha realizzato il suo compito principale: diventare comprensibile e conveniente per l’ampia massa della popolazione”, ha commentato a Ria Novosti il senatore.
A suo dire, ora i sostenitori dell’uscita dall’Ue alzeranno la testa ovunque e il problema del divario tra le ambizioni dei leader politici e le aspettative della gente comune, in tutti i paesi membri, può solo aumentare. “Questo – ha aggiunto – è legato all’enorme burocrazia dell’Unione europea, che l’ha privata del suo dinamismo nel rispondere alle nuove sfide come il terrorismo e l’estremismo, a problemi come l’afflusso massiccio dei migranti e a situazioni non standard, come il crollo dell’Urss o la Jugoslavia”. “Toccherà prima di tutto all’Unione europea, e solo in un secondo momento alla Gran Bretagna, tirare le conclusioni del referendum”, ha concluso Koschev.